Ciclismo
Giro d’Italia 2016, le speranze degli italiani tra classifica, volate e cacciatori di tappe
VELOCISTI
Nelle ultime due stagioni ha preso le misure, ora per Giacomo Nizzolo è arrivato il momento di far fruttare le ottime doti in volata per cogliere il primo successo al Giro. La Trek gli metterà a disposizione un treno di alto livello e toccherà a lui finalizzare nel migliore dei modi.
Dopo le due vittorie dello scorso anno, Sacha Modolo è chiamato alla conferma. Al Giro di Turchia ha tagliato per due volte il traguardo in prima posizione, sintomo di un buono stato di forma che potrebbe tramutarsi in ottime prestazioni anche sulle strade nostrane. A pilotarlo in volata il connazionale Roberto Ferrari, con cui forma una coppia d’eccezione.
Lo scorso anno ha vinto a Genova e di certo non si accontenta: Elia Viviani (Team Sky) è un corridore ambizioso e ambivalente. Probabilmente non ha ancora raggiunto i massimi livelli cui può aspirare e anche per questo fa paura. In stagione due vittorie (di cui una davanti a Kittel, mica l’ultimo arrivato) nonostante la partecipazione ai Mondiali su pista e l’obiettivo Rio 2016 sempre in velodromo.
Passando ai giovani, il nome nuovo che sta uscendo con prepotenza è quello di Jakub Mareczko (Wilier-Southeast), fresco 22enne. Viene da un ottimo Giro di Turchia e può trovare tappe piatte e adatte alle sue caratteristiche esplosive. Stesso discorso per Matteo Pelucchi (IAM Cycling), che per quanto faccia fatica a superare le salite quando riesce a trovarsi nel posto giusto al momento giusto non teme nessuno sullo sforzo secco. Sempre in casa Wilier Southeast, potrebbe provarci Manuel Belletti.
Due punte per la Bardiani-CSF. Nicola Ruffoni è un velocista puro, mentre Sonny Colbrelli, terzo all’Amstel Gold Race, potrebbe dire la sua in particolar modo nelle tappe più impegnative. Supera bene salite e asperità pur mantenendo un ottimo spunto veloce. Anche lui è alla ricerca della prima affermazione alla corsa rosa ma i tempi sembrano maturi.
Foto: Pagina Facebook Team Sky
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