Seguici su

Ciclismo

Giro d’Italia 2016, seconda settimana durissima tra Appennini, Dolomiti e Giau

Pubblicato

il

Inizierà domani con 219 chilometri massacranti la seconda settimana del Giro d’Italia 2016. Dopo le prime nove tappe i distacchi tra i big sono ancora limitati e anche la cronometro del Chianti non ha fatto la differenza che ci si poteva attendere.

Come accennato, rientro shock dal giorno di riposo. Partenza da Campi Bisenzio, arrivo a Sestola. Tappa lunga e senza un metro di pianura caratterizzata da 4 Gpm, con lo stop forzato di oggi che potrebbe incidere sulle prestazioni dei corridori. Il Pian del Falco, vetta a 16 dal traguardo, presenta quattro chilometri nei pressi dello sollinamento con pendenza media del 9%. Poi una discesa tecnica e i 7 chilometri finali al 5%. Facili, è vero, ma perdere contatto nelle fasi precedenti potrebbe essere una condanna a lasciare sul piatto diversi minuti.

A seguire due tappe che non dovrebbero influire sulla classifica generale. La Modena-Asolo, 227 chilometri, presenterà solo qualche salita nel finale che potrebbe favorire contrattacchi da parte dei cacciatori di tappe, mentre la Noale-Bibione, giovedì, sarà un vero e proprio regalo ai velocisti rimasti in gruppo.

Venerdì si torna a fare sul serio con un vero e proprio tappone. Partenza da Palmanova e arrivo a Cividale del Friuli, 170 chilometri con due coppie di salite da affrontare. Montemaggiore (1a categoria) e Crai (2a categoria) prima, Cima Porzus (1a categoria, 9 chilometri oltre l’8%) e Valle (2a categoria) poi. Quest’ultima sarà a 14 chilometri dal traguardo equamente divisi tra discesa e pianura. Se interpretata con intenti bellicosi, una tappa che potrebbe fare danni.

E le Dolomiti, da sabato. 210 chilometri, 6 salite. Questa è la tappa che può scavare veramente distacchi abissali con circa 6000 metri di dislivello. Nel finale il Passo Giau, una salita senza fine e senza respiro: 10 chilometri martellanti con pendenze sempre a sfiorare il 10%, il trampolino di lancio ideale per un attacco. Dopo la discesa ultima salita di giornata verso il Passo Valparola, pedalabile e ideale per rinforzare eventuali distacchi creati in precedenza. L’arrivo sarà posto a Corvara dopo la discesa e il Muro del Gatto, con pendenze fino al 19%.

Per chiudere una seconda settimana e un trittico che si prospettano infernali, la cronoscalata all’Alpe di Siusi. Una prova concepita per creare distacchi tra i big, messi da soli a lottare contro il cronometro su 10 chilometri costantemente oltre l’8%. Qui si potrebbe decidere una bella fetta di Giro d’Italia, anche per l’accumularsi della fatica fatta, senza alcun dubbio, nei giorni precedenti.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità