Editoriali
La forza sempre più prorompente dei brand nel mondo del calcio
Il mondo del calcio, e dello sport in generale, appare sempre più dipendente, in termini di business ed introiti economici, dalla sponsorizzazione di importanti di brand di abbigliamento, scommesse e motori.
E’ mutato completamente il modo di fare sport. Il classico ‘botteghino’ rappresenta ormai solo un’esigua percentuale delle fonti di guadagno di un club. A farla da padrone sono infatti i lauti diritti televisivi e, come detto, i faraonici contratti stipulati con i marchi desiderosi di utilizzare la squadra per farsi pubblicità.
Gli sponsor pagano, in primis, per apparire in bella vista sulle maglie dei calciatori. In Serie A a farla da padrona è la Nike: l’azienda americana fornisce le casacche a Roma, Inter, Atalanta e Verona. Il rapida espansione anche la spagnola Joma, che ‘veste’ Empoli, Sampdoria e Palermo. Non manca anche un’impresa italiana storica come Kappa: la multinazionale con sede a Torino fornisce le magliette a Napoli, Torino e Sassuolo.
Ad attirare i maggiori investimenti, tuttavia, è la Premier League. Nel 2013 il Manchester United ha stipulato un contratto di sette anni con Chevrolet, il cui marchio apparirà sulle divise dei Red Devils fino al 2021 per una cifra monstre di 53 milioni di sterline l’anno! Si tratta di un vero e proprio record della storia del calcio. Il Campionato inglese, così ricco di appeal e di fascino, convoglia diversi capitali dai mercati asiatici e medio-orientali. Pensiamo al Chelsea (Yokohama, 40 mln di sterline l’anno), all’Arsenal (Fly Emirates, 30 mln), al Mancester City (Etihad Airways, 20 mln) ed al Tottenham (Aia, 16 mln). Anche il miracoloso Leicester di Ranieri, capace di vincere il campionato contro ogni pronostico e con due giornate d’anticipo, è sponsorizzato dalla thailandese King Power per la ‘modica’ cifra di 1 milione l’anno: un contratto che, naturalmente, ora andrà ridiscusso…
Da segnalare anche il progressivo inserimento in Premier League di marchi inerenti al mondo delle scommesse. Betway e Dafabet compaiono sulle magliette di West Ham e Sunderland, ma è da segnalare anche la new-entry Mansion, azienda con sede a Gibilterra che ha creduto (ed investito) in Crystal Palace e Bournmouth, a capo di tantissimi brand, uno dei quali proprio Casino.com Italia, il casinò online da poco tornato sul mercato italiano con la licenza AAMS.
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