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Ciclismo

L’Olanda ci ricorda quanto è bello il Giro d’Italia

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Il Giro d’Italia è bello, bellissimo. Lo dimostra, in questi tre giorni, l’affetto dimostrato dal pubblico olandese nelle tappe inaugurali della 99esima edizione della corsa rosa.

Marcel Kittel ha vinto e tornerà in Italia da dominatore assoluto della gara, con due tappe già in tasca e la maglia rosa sulle spalle. Ma vincere è anche e sopratutto il Giro, senza ripensamenti sulla scelta dell’organizzazione di decentrare (anche più volte nell’arco di pochi anni) una partenza che non può ammosciarsi sull’abitudine senza entusiasmo che purtroppo qualche volta sembra coglierci.

Arriverà l’ora del Giro in Italia, ma la festa vera e propria con cui l’Olanda ha salutato il gruppo è stata contagiosa, a testimonianza di quanto il prodotto di Rcs piaccia e sia apprezzato all’estero, specialmente in un Paese che vive di bicicletta non solo dal punto di vista sportivo ma anche come mezzo di trasporto.

Un’iniezione di bellezza anche per noi, per uscire dalla routine di una corsa che per tanti “serve solo a bloccare le strade”, rovinando un’ancora più monotona vita di tutti i giorni. Apprezzare il passaggio del gruppo, vederlo come un’opportunità di arricchimento personale, magari andando a bordostrada, portandoci bambini e ragazzi delle scuole (un paio d’ore al pomeriggio, anche se di maggio, non possono che far bene se si stacca la spina) per riscoprire davvero un’autentica eredità della nostra bella Italia, attraversata da Sud a Nord (nel senso di marcia della Cavorana in questo 2016) dalla corsa più dura del mondo. Che è questo e tanto altro, come ci hanno ricordato gli appassionati olandesi. 

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gianluca.santo@oasport.it

Twitter: Santo_Gianluca

PHOTO CREDIT ANSA/CLAUDIO PERI

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