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Motocross: la reazione da campione di Tony Cairoli a Kegums. Gajser e Febvre però più forti

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Un secondo ed un terzo posto. Sono questi i risultati delle due manche di Kegums (Lettonia) valse a Tony Cairoli, nel sesto round del Mondiale di MXGP 2016, il riscatto dopo il disastroso GP del Messico. Sulla sabbia lettone Tony ha ritrovato se stesso ed in sella alla sua KTM 450, specie nei primi stint di gara, è sembrato essere tornato sui livelli che l’avevano incornato campione del mondo in ben otto occasioni: aggressivo, con l’anteriore sempre preciso e direzionato nei confronti delle asperità del terreno. I canali lettoni non sembravano avere effetto sulla guida del siciliano che nello scatto al via ha bruciato tutti in entrambe le run. 

Tuttavia la “resurrezione” del centauro di Patti deve però fare i conti con la realtà attuale del “nuovo che avanza”. Romain Febvre (leader del Mondiale e campione del mondo 2015) e Tim Gajser (iridato in MX2 nel 2015 e vincitore di 4 round di cui 3 consecutivi) sembrano avere una marcia in più. La classifica parla chiaro: Febvre 270 punti e Gajser 269 punti con Cairoli terzo a quota 213 (-57 dalla vetta). I due piloti di Yamaha e Honda, nei fatti, si sono mostrati migliori ed è difficile pensare che la lotta mondiale possa coinvolgere il nostro Tony. Lo stesso appuntamento di Kegums ha messo in evidenza ciò. La partenza fulminante del siciliano non è stata seguita a dovere da una chiusura su un ritmo di alto livello. Il calo, nelle due manche, ha dato modo ai più giovani di emergere con il loro stile “on fire” e, nel caso dello sloveno “terribile”, spericolato costato una paurosa caduta nel corso di gara-2 ma che nonostante questo l’ha visto quarto al traguardo.

Ecco, queste dimostrazioni fanno intendere che il Circus delle due ruote, sullo sterrato, forse sta trovando dei nuovi padroni e probabilmente Cairoli dovrà imitare ciò che ha fatto Valentino Rossi in MotoGP: mutare il proprio modo di guidare, allenarsi ancor di più e trovare nelle motivazioni la via per un ritorno alla competitività stabile. E’ ovvio. Essere sul tetto del mondo è complicato, confermarsi lo è ancora di più. Tuttavia, allo stato attuale, la superiorità di Romain e Tim deve essere uno sprone per il rider della KTM affinchè l’avventura gloriosa nella MXGP termini con le soddisfazioni attese.

 

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Twitter: @Giandomatrix

Immagine: pagina FB Tony Cairoli

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