Nuoto
Nuoto, Europei Londra 2016: Detti primo e stellare nei 400 sl. Staffette veloci d’argento con Pellegrini e Dotto sugli scudi
Questa prima giornata degli Europei di nuoto di Londra 2016, nell’Aquatics Centre, è stata quella che forse ha incoronato un nuovo campione del nuoto azzurro, ovvero Gabriele Detti, ma che ha messo in evidenza anche alcune controprestazioni.
FINALI – Pronti, via ed è subito un Detti maestoso, come detto. Una cavalcata quella del livornese lungo le otto vasche dello stile libero valse un oro di qualità soprattutto per il crono nuotato in un periodo di “carico”, vale a dire 3’44″01 di soli 4 centesimi più alto dello strepitoso tempo degli Assoluti di Riccione, in una condizione fisica completamente diversa. Un oro continentale (primo per l’azzurro) che, al di là di chi c’era e chi no (James Guy out nelle eliminatorie) è una dimostrazione dei grandi miglioramenti del toscano ed un segnale chiaro per i Giochi Olimpici di Rio. Alle spalle dell’azzurro troviamo il talento norvegese Henrik Christiansen che si dimostra sempre estremamente competitivo in 3’46″49 e l’ungherese Peter Bernek (3’46″81), campione europeo in vasca corta a Netanya 2015. Niente da fare per il serbo Velimir Stjepanovic, vincitore della rassegna continentale a Berlino nel 2014, che dopo un avvio arrembante ha dovuto fare i conto con la superiorità di Gabriele, chiudendo in sesta piazza (3’47″48). Nei 400 misti la conferma dell‘iron lady Katinka Hosszu che su standard sempre decisamente elevati si conferma la mistista più forte del continente con il crono di 4’30″90 davanti alla beniamina di casa Hanna Miley (4’35″27) e all’altra ungherese Zsuzsanna Jakabos (4’38″39). Si peggiora rispetto alle eliminatorie Carlotta Toni che forse per una frazione a rana strappata non va oltre il quinto posto finale in 4’40″76 a precedere l’altra italiana Luisa Trombetti in 4’41″03. E’ una Pellegrini strepitosa quella che con 53″46 lanciata porta il quartetto veloce azzurro a prendersi un grandioso argento in 3’37″68 alle spalle dell’inarrivabile Olanda in 3’33″80 e davanti alla Svezia di una Sjoestrom da 53″48 in prima frazione. Secondo posto che si conferma al maschile dove la favorita numero 1 Francia (3’13″48 ed eccezionale frazione interna di Florent Manaudou in 47″64) la spunta, appunto, sugli azzurri in 3’14″29 (grande prima frazione di Luca Dotto in 48″03) ed il Belgio (3’14″30) distante un solo centesimo dalla nostra squadra.
SEMIFINALI – Entra con il terzo tempo delle semifinali dei 100 dorso Simone Sabbioni che, pur non essendo al top della forma, ha nuotato un ottimo 53″86 colpendo piacevolmente nella seconda vasca. Insieme all’azzurro saranno della partita per le medaglie il greco Apostolos Christou (53″36), il russo Grigory Tarasevich (53″70) e l’infinito Camille Lacourt (54″09). Niente da fare invece per Christopher Ciccarese che in 55″06 non va oltre il quindicesimo crono, vedendo sfumare l’obiettivo Rio 2016. Nei 100 rana si conferma in negativo Fabio Scozzoli, fuori dalla finale per un centesimo in 1’01″14, lontano dalle prestazioni che l’emiliano si era prefisso. Nella graduatoria capeggiata dal favorito Adam Peaty (58″74) entra tra i migliori otto Andrea Toniato pur andando sopra il tempo ottenuto al mattino in 1’00″48 (quinto posto per lui). Clamoroso quanto accaduto con Margherita Panziera nei 200 dorso, protagonista di un clamoroso errore in fase di virata che le costa una finale ampiamente alla sua portata. Il 2’11″80 sa ancor più di beffa per i soli 9 centesimi che separano l’atleta dell’Aniene dall’ultimo atto di domani. Entra tra i migliori otto dei 50 farfalla, invece, Piero Codia che con 23″55 sigla il terzo tempo dei semifinalisti con l’ucraino Andriy Govorov ad issarsi in vetta, unico ad abbattere il muro dei 23″, nuotando 22″73. Niente da fare per Matteo Rivolta (12esimo in 24″00) che comunque non aveva certo in questa gara puntato più di tanto, vista la sua preparazione sui 100 metri. A chiosa un altro nono posto amaro nell’unica vasca della farfalla, versione femminile, per Silvia Di Pietro che con 26″31 non accede alla finale come l’altra azzurra Elena Gemo (13esima in 26″44). Miglior crono della britannica Francesca Hansall in 25″35 a precedere la favorita della vigilia Sarah Sjoestroem (25″42) e Ranomi Kromowijojo (25″63).
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giandomenico.tiseo@oasport.it
Foto di Fabio Castellanza
Luca46
16 Maggio 2016 at 21:46
Si qualche controprestazione ma direi che è stato spettacolo puro. Gare esaltanti. A me è piaciuto molto anche Boffa che nonostante abbia nettamente il peggior crono tra gli azzurri ha avuto il merito di tenerci in zono medaglie. Considerando l’assenza di Orsi direi che è stata una gran bella staffetta.
A proposito degli errori secondo voi la Panziera in finale avrebbe potuto giocarsi una medaglia?
Giandomenico Tiseo
17 Maggio 2016 at 15:46
Difficile da dire, tuttavia ha buttato al vento la possibilità di conquistare il pass olimpico che era il suo reale obiettivo.