Nuoto
Nuoto. Europei Londra 2016. Il pagellone. Giornata trionfale: azzurri dieci e lode!
GREGORIO PALTRINIERI 9: secondo oro in tre giorni. E’ il dominatore del mezzofondo europeo e, guardando i tempi di quest’anno, anche mondiale. Imposta la gara come piace a lui, imprimendo ritmi inarrivabili per tutti, Detti compreso, nella prima parte della gara e nel finale rischia anche un po’ perché gli ultimi 50 sono un vero calvario. Sfuma il record europeo ma arriva comunque il tempo di gran lunga migliore al mondo dell’anno e un altro oro da festeggiare con il compagno di ventura.
GABRIELE DETTI 8: ci prova a ribaltare un verdetto già scritto. Gli 800 sono sempre stati la sua gara, qualche volta ha anche battuto Greg su questa distanza. Non stavolta, però, perché il Paltrinieri di oggi è troppo forte. La chiusura, però, fa capire quali potenzialità possa avere il livornese in volata e a Rio la volata è una probabilità tutt’altro che remota per ottenere qualcosa di importante nelle gare più lunghe. Chiude la sua avventura nelle gare individuali con un oro e due argenti. Proiettato in un’altra dimensione.
ERICA MUSSO 5: anche per lei prova stile 4×200. Poco brillante, macchinosa, lontana dai suoi standard. Un Europeo in calando dato che la sua versione migliore si èp vista nelle batterie della staffetta ieri mattina. Fuori nettamente in batteria nella sua gara. Condizione da ritrovare al più presto.
SIMONA QUADARELLA 7: non ha bisogno di spremersi più di tanto per trovare un posto in finale in un 1500 stile libero poco frequentato. Strappa il quinto tempo e fare meglio in finale domani sarà difficile ma il suo primo Europeo si chiuderà comunque con due finali e come esordio non è niente male.
PIERO CODIA 7: non è il Codia di Riccione ma è più che plausibile. Non tutti i giorni si può fare un record italiano nei 100 farfalla. Tiene il ritmo di uno dei grandi della specialità, il polacco Czerniak in semifinale e chiude con un tempo più che accettabile. Non convince ancora fino in fondo nella gestione di gara anche perché si deve imporre di non passare troppo veloce. Margini di miglioramento ce ne sono anche se per una medaglia è molto difficile.
MATTEO RIVOLTA 6.5: non è il miglior Rivolta e si era già visto tra 50 e batterie. Un maestro nella subacquea e nella virata ma manca la brillantezza dei giorni migliori nella nuotata. Bravo a strappare il pass per la finale dove, al meglio, potrebbe dire la sua nella lotta per le medaglie. Non è tagliato fuori ma serve un mezzo miracolo.
CARLOTTA ZOFKOVA 6: non è la sua gara, non puyò esserlo un 50 con una partenza del genere ma riesce a superare un turno e in semifinale resta sulla linea della seconda fascia fino a pochi metri dal traguardo, strappando come non mai. Resta lontana dai suoi best ma strappa la sufficienza per la volontà.
ELENA GEMO 6.5: la miglior Gemo della settimana londinese. Peccato per quei centimetri in più della subacquea che le costano la squalifica. Lei in finale c’era andata e l’avrebbe anche meritato il posto nel palcoscenico più importante domani perché era piaciuta per determinazione e forza di volontà. Peccato.
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