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Nuoto, Europei Londra 2016: Paltrinieri e Detti cavalieri delle acque. Carini sorprende, Carraro e D’Arrigo fuori dal podio

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E’ difficile quest’oggi esibirsi nell’esercizio di cronaca perchè la giornata tanto attesa, quella di Gregorio Paltrinieri e di Gabriele Detti nei 1500 stile libero ha davvero travolto tutti per la profondità della loro prestazione e per quello che ormai questi ragazzi rappresentano: due cavalieri delle acque che nel mezzofondo dello stile libero vogliono essere dominanti anche a livello mondiale. Stavolta è stato il turno di Greg. L’aveva annunciato ieri: “Voglio vincere”. 

Ebbene Paltrinieri non ha deluso le attese stabilendo il nuovo record europeo e seconda prestazione di tutti i tempi sulla distanza dei 1500 stile libero. 14’34″04 è questa la portata della prestazione del carpigiano che fa sparire magicamente tutti i dubbi. Una nuotata continua sul passo del 29″ basso per vasca, sempre in presa ed in cerca della leggerezza hanno portato all’atteso oro continentale. Alle spalle del campione del mondo 2015, l’argento non facile di Gabriele Detti in 14’48″75 vincendo la resistenza strenua dell’ucraino Mykhaylo Romanchuk in 14’50″33. Una gara sofferta quella di Gabriele che ha risentito delle fatiche dei 400 ma che comunque ha completato un’impresa nel nostro nuoto, mai sui primi due gradini del podio in un Europeo di vasca lunga in questa specialità.

Per quanto concerne le altre finali, non va oltre il quinto posto Martina Carraro nei 100 rana donne che, non in forma come a Riccione, ottiene un 1’07″81 funzionale però alla crescita di un’atleta in miglioramento esponenziale nell’annata. Il primo posto, come da pronostico, è andato alla lituana Ruta Meylutite in 1’06″17 davanti all’islandese Hrafnhildu Luthersdottir (1’06″45) e la britannica Chloe Sutton (1’07″50). Delude Andrea Mitchell D’Arrigo che, dopo i segnali incoraggianti di ieri, si peggiora nell’ultimo atto dei 200 stile libero, giungendo ultimo in 1’48″05. La vittoria è andata all’olandese Sebastiaan Verschuren in 1’46″02 precedendo Velimir Stjepanovic (1’46″26) e il beniamino di casa, nonchè campione del mondo in carica, James Guy (1’46″42). Nei 100 stile libero femminile, il sigillo di Sarah Sjoestroem in 52″82, unica ad abbattere il muro dei 53″, mettendo la mano davanti al duo olandese Ranomi Kromowijojo (53″24) e Femke Heemskerk (53″72). Un chiaro messaggio, dunque, quella della svedese che si cimenterà anche nei 200 metri, dove forse ci potrebbe essere lo scontro con Federica Pellegrini. Non va oltre la settima posizione la nostra Silvia Di Pietro che in 55″11, peggiora anche il risultato della semifinale e non ottiene il pass olimpico per la gara individuale. Niente podio e carta a 5 cerchi, nei 200 misti, per Federico Turrini che conclude in quarta piazza la sua prova in 2’00″28. Vittoria per il greco Andreas Vazaios (1’58″18) davanti all’israeliano Gael Nevo (1’59″69) ed il portoghese Alexis Manacas (1’59″76).

Venendo alle semifinali, nei 200 rana Luca Pizzini (2’11″54) ottiene l’ultimo tempo di utile per entrare nei migliori otto dove il migliore è l’inglese Ross Murdock (2’09″72) a precedere l’altro grande protagonista della distanza, vale a dire il tedesco Marco Koch che in 2’09″82, verosimilmente, si giocherà l’oro con il padrone di casa. Nei 200 misti femminili, molto bene le azzurre con Sara Franceschi vicinissima al personale in 2’12″95 (quinta) e Carlotta Toni in 2’13″92 (settima). Manco a dirlo, Katinka Hosszu davanti a tutte in 2’08″60. 200 farfalla uomini nei quali si mette in grande evidenza Giacomo Carini che in 1’56″81 centra il suo primato personale e l’accesso alla finale con il quinto crono. Conferme per un altro atleta magiaro, ovvero Laszlo Cseh (1’54″29). Ottiene il pass per l’ultimo atto dei 100 dorso donne Carlotta Zofkova (1’00″81) dove è atteso un confronto all’ultimo sangue tra la cita Hosszu e Mie Nielsen, autrice di uno strepitoso 59″16 nuovo record dei campionati. Non riesce invece a centrare il traguardo Simone Sabbioni che nei mai tanto amati 50 dorso ottiene il tredicesimo tempo in 25″37. Ordine dei tempi che vede svettare il francese Camille Lacourt in 24″79.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Foto: Deepbluemedia

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