Nuoto
Nuoto, Europei Londra 2016: tutte le ambizioni di medaglia dell’Italia
ITALIA MASCHILE – Stile libero e rana
Velocità e mezzofondo. Non conoscono mezze misure gli azzurri, anche se in realtà Gabriele Detti è definitivamente sbocciato anche nei 400 sl agli Assoluti di Riccione (3’43”97) e duellerà con l’idolo britannico James Guy a caccia di una medaglia e, soprattutto, di un riscontro cronometrico che potrà dire molto in ottica olimpica. Vedremo, il livornese è in palla. Per questo l’Italia sogna due doppiette: i gemelli del nuoto (l’altro è Gregorio Paltrinieri, che difende i due ori di Berlino 2014, qui un approfondimento sul campione del mondo) sia negli 800 che nei 1500 sl. Tutto ampiamente alla portata.
Meno agevole, invece, il compito di Luca Dotto (neoprimatista italiano in 47”96 nei 100 sl) e Marco Orsi (al rientro nei 50 sl dopo il virus e con il pass per Rio ancora da conquistare): la condizione fisica del Bomber è un enigma difficile da risolvere anche in ottica medaglia (l’oro sembra prenotato dal francese Florent Manaudou), la tenuta mentale del veneto – seppur maturato negli ultimi mesi – sarà decisiva nella gara regina. I rivali non mancano, con l’altro transalpino Jérémy Stravius in pole position. Dotto, tuttavia, vanta il miglior crono d’iscrizione.
Scarse le speranze nei 200 sl, in cui ormai l’Italia latita, e basse anche quelle per quanto riguarda lo stile più tecnico, la rana, che ha ormai in Fabio Scozzoli un leader più carismatico che tecnico. Un brutto infortunio rischia di avergli rovinato per sempre la carriera. Ma l’ex argento iridato, che sarà presente nei 100 sognando il Brasile, sa esaltarsi quando conta. Dovesse ripetere il 27”06 delle scorse Universiadi, Andrea Toniato sarebbe invece un interessante outsider nel rodeo dei 50.
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