Nuoto artistico
Nuoto sincronizzato, Giorgio Minisini: “A Londra per avvicinarci sempre di più alla Russia”
E’ l’uomo-movimento del nuoto sincronizzato italiano, il personaggio che la scorsa estate si è preso copertine e interviste e che ha “bucato lo schermo” esordendo (da vincente) in uno sport fino a quel momento considerato solamente come femminile. E’ come Federica Pellegrini (o Gregorio Paltrinieri, che dir si voglia) nel nuoto e Tania Cagnotto nei tuffi. E’ Giorgio Minisini, rivelazione degli ultimi Mondiali di Kazan con due bronzi nel duo misto insieme a Manila Flamini (programma tecnico) e Mariangela Perrupato (libero). E da lunedì prossimo, a Londra, vivrà le “sue” Olimpiadi: siccome la specialità maschile non fa ancora parte del programma dei Giochi, la sua preparazione è stata infatti finalizzata proprio per gli Europei.
“Sono il punto di riferimento della mia stagione“, ha dichiarato a OA Sport alla vigilia della partenza per l’Inghilterra, dove sarà impegnato mercoledì 11 e venerdì 13 direttamente in finale. In Russia, lo scorso luglio, si è preso due medaglie dietro ai padroni di casa e agli Stati Uniti, alternati con oro e argento. Ma settimana prossima Bill May, colui che ha “fondato” il nuoto sincronizzato maschile, ovviamente non ci sarà. E allora si può sognare di scalare ulteriormente il podio: “L’obiettivo con il duo è quello di avvicinarci il più possibile alla coppia russa. È il momento ideale per farlo in vista dei Mondiali di Budapest del prossimo anno. Certo, dobbiamo stare attenti alle tre coppie di Francia, Ucraina e Spagna: due le abbiamo già incontrate in Cina al Fin Trophy e già lì abbiamo notato il buon lavoro fatto dai nostri avversari“.
Ma l’Italia, nel nuoto sincronizzato maschile, è partita con una marcia in più rispetto alla concorrenza grazie a un lavoro impostato molto tempo fa (ne avevamo già parlato qui, era il 16 giugno 2014). Tuttavia continua a scovare difetti per limarli giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento: “Dai Mondiali siamo sicuramente molto migliorati. Abbiamo reso gli esercizi più difficili e ricchi, nonostante ciò andando a rivedere i video delle gare precedenti riusciamo a essere più puliti e precisi. Sentiamo di poter dire di aver fatto un ottimo lavoro, ora dobbiamo confermarci in gara“.
Appuntamento a Londra, dunque, dove l’Italia si giocherà tutte le sue carte per dare continuità alla crescita di un movimento, quello del nuoto sincronizzato, che migliora costantemente. Agli Europei di Berlino 2014 il bronzo con il combinato – aiutato dal forfait della Russia nella specialità – fu accolto quasi come un trionfo. Poi la Fina ha aperto agli uomini e, con Minisini, è stato subito champagne a Kazan. Le bollicine sono piaciute anche alla Len, organizzatrice degli Europei. E adesso la palla passa al Cio: diventerà olimpico? Intanto le azzurre saranno a Rio 2016 sia con il duo Linda Cerruti-Costanza Ferro che, soprattutto, con la squadra. “Per le Olimpiadi i tempi sono ancora acerbi. Detto questo, sono contentissimo per la qualifica ottenuta dalle ragazze. Le ho seguite in streaming in diretta e l’emozione è stata fortissima. Sono davvero felice che tutti i loro sacrifici siano stati ripagati, le seguirò come se fossi lì“. Parola di leader.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: Luca Renoldi