Atletica
Storia delle Olimpiadi: Gabriella Dorio, la più bella sorpresa dell’atletica azzurra a Los Angeles ‘84
Alle Olimpiadi “contro-boicottate” di Los Angeles ’84 l’Italia conquistò tre medaglie d’oro nell’atletica leggera: la meno attesa fu quella di Gabriella Dorio nei 1500 metri. La 27enne veneta raccolse sulla pista californiana il frutto di un impegno ultradecennale che le aveva fatto collezionare piazzamenti a livello europeo e mondiale, senza però mai portare a casa la posta piena negli appuntamenti “top”…
Gabriella fece per la prima volta parlare di sé sui giornali a tiratura nazionale nel 1971, anno in cui vinse, quattordicenne, i 1000 m piani ai Giochi della Gioventù (quando questi contavano davvero e sfornavano qua e là atleti niente male…). Da allora fece segnare diversi primati nelle categorie giovanili e partecipò ai Campionati Europei juniores, dove concluse ottava negli 800; sempre nel 1973 si aggiudicò il suo primo titolo italiano assoluto nei 1500 m piani.
Nel 1974 vinse il titolo nazionale assoluto negli 800 metri e partecipò ai Campionati Europei di Roma, dove si classificò nona nei 1500 m. L’anno successivo passò alla società Fiamma Atletica Vicenza e arrivò terza nei 1500 agli Europei Juniores; stesso piazzamento nel 1976 ai Mondiali di cross. Quell’anno esordì anche ai Giochi: a Montréal fu sesta nei 1500 metri e non andò oltre le semifinali nel doppio giro di pista.
Quattro anni dopo, alla vigilia delle Olimpiadi di Mosca, fece segnare il nuovo record italiano negli 800 m portandolo a 1 minuto 57 secondi 66 centesimi, tempo a tutt’oggi imbattuto. Nella capitale sovietica non riuscì ad andare oltre l’ottavo posto negli 800 m e al quarto nei 1500 m: il podio a cinque cerchi era ormai maturo…
Nel 1981, vinse la medaglia d’oro alle Universiadi di Bucarest con il tempo di 4:05.35, precedendo la rumena Doina Melinte (attenzione a questo nome) e la russa Olga Dvirna; in quella stessa occasione, si aggiudicò la medaglia d’argento sulla distanza più corta, dietro la Melinte. Nel 1982 conquistò, sui 1500, l’oro agli Europei indoor, il bronzo ai Campionati continentali all’aperto e fissò il record italiano della distanza: crono di 3:58.65 ancora imbattuto. Prima italiana della storia a scendere sotto il muro dei quattro minuti nei 1500.
Nel 1983, come nell’anno precedente, si concentrò esclusivamente sulla distanza più lunga, arrivando a sfiorare il podio agli Europei indoor ed riaggiudicandosi – con il tempo di 4:07.26 – la medaglia d’oro alle Universiadi, appena 8 centesimi meglio della solita rivale rumena Doina Melinte. In Coppa Europa, a Sittard, in meno di tre ore corse gli 800 e i 3000 metri, vincendo entrambe le gare in 2:00.05 e 9:04.96. Nella prima edizione dei Campionati Mondiali di Helsinki fu settima con rimpianto nei 1500, in una gara in cui negli ultimi 200 metri venne disturbata proprio nel momento del “lancio” dello sprint finale.
Arriviamo infine ai Giochi Olimpici di Los Angeles ‘84, quelli boicottati dall’URSS e da quasi tutto il Blocco sovietico (la Romania però, con l’eccezione del torneo di calcio a cui rinunciò nonostante la qualificazione sul campo, vi partecipò regolarmente). La nostra Gabriella Dorio gareggiò sia negli 800 che nei 1500 metri. Dopo aver affrontato i massacranti turni degli 800 metri, dove colse un altro quarto posto olimpico, la mezzofondista di Veggiano costruì il capolavoro tattico della sua vita d’atleta nella finale degli amati 1500 metri.
La condotta di gara dell’azzurra fu d’attacco. Per 1300 metri l’immancabile Melinte (già vincitrice nella stessa rassegna degli 800, ndr) la marcò stretta, poi tentò l’allungo, ma il margine guadagnato non fu sufficiente; sul rettilineo finale Gabriella accelerò impetuosamente, s’infilò nella feritoia giusta ed ai 30 metri s’involò imprendibile verso la Gloria… Vittoria in 4:03.25: il sogno olimpico di Gabriella Dorio si materializzò sottoforma di biondo metallo e dolci note. Con l’Italia intera in piedi ad applaudire
Nel corso della sua carriera, la Dorio ha stabilito 12 primati italiani su distanze che variano dagli 800 ai 3000 m, si è aggiudicata 7 titoli italiani negli 800 m, 10 titoli nei 1500 m, 4 titoli indoor (2 negli 800 m e 2 nei 1500 m) ed è stata anche due volte campionessa nazionale assoluta di corsa campestre! Complessivamente, ha vestito per 65 volte la maglia azzurra: una vera colonna portante del mezzofondo azzurro femminile.
Storia delle Olimpiadi, prima puntata: Dorando Pietri
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Storia delle Olimpiadi, sesta puntata: il massacro di Monaco 1972
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