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Totti merita la Nazionale? In attacco c’è spazio per una convocazione…Conte ci pensa

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Da probabile pensionato a potenziale stella senza età dell’Italia ai prossimi Europei di Francia 2016. La vita riserva sorprese inaspettate, soprattutto se ti chiami Francesco Totti.

La vicenda è nota. Da tempo la Roma, capeggiata dal presidente americano James Pallotta, ha deciso di non rinnovare il contratto al capitano, malgrado la sua ferma volontà di proseguire ancora una stagione con il calcio giocato. Una decisione appoggiata dall’allenatore Luciano Spalletti, il cui rapporto con il numero 10 è ai minimi termini.

Totti, da fuoriclasse intramontabile, ha incassato tanti, troppi colpi in silenzio. E ha risposto con i fatti, sul campo. Da leggenda. I numeri parlano chiaro: negli ultimi quattro match di Serie A, entrando sempre nel finale di partita, il quasi 40enne ha realizzato quattro gol in 55 minuti complessivi. Praticamente una media spaventosa di una rete ogni 14 minuti!

La domanda, a questo punto, sorge spontanea: un giocatore del genere, sebbene all’alba degli ‘anta’, può davvero far comodo alla Nazionale italiana ai prossimi Europei? La risposta è sì.

La selezione tricolore sta infatti vivendo una delle crisi più profonde della sua storia. Raramente il reparto offensivo ha offerto così scarsa affidabilità. Il ct Antonio Conte dovrebbe portare con sé cinque attaccanti puri. Quattro maglie sembrano già assegnate: se Pellé ed Eder sono due fedelissimi del tecnico pugliese, tra i quasi sicuri figurano anche Zaza ed Insigne. In sostanza, due prime e due seconde punte. Resta libero un posto che potrebbero contendersi Belotti, Pavoletti e lo stesso Totti. Il romanista porterebbe la qualità mancante, l’estro che accenderebbe un’Italia esageratamente operaia. La condizione fisica è ottimale e, come dimostrato nel club, il campione del mondo di Germania 2006 può fare la differenza a partita in corso. Insomma, una possibile riserva di gran lusso che potrebbe fare comodo in un torneo breve come un Europeo. Con tutto il rispetto, Pellé, Zaza, Insigne ed Eder sono certamente dei buoni giocatori, ma di certo ben lontani dai grandi attaccanti del passato cui eravamo abituati (Toni, Vieri, Del Piero, Inzaghi, Toni, etc.). E’ indubbio come la presenza di Totti, malgrado l’età, possa oggettivamente accrescere il livello complessivo non solo di un reparto, ma dell’intera rosa.

Va detto che ‘l’ottavo Re di Roma’ non veste l’azzurro dalla finale dei Mondiali del 2006 con la Francia: subito dopo, infatti, annunciò il suo addio alla Nazionale, salvo manifestare negli anni successivi propositi di rientro che rimasero inascoltati dai vari ct di turno. L’ingresso nel gruppo non costituirebbe un problema: Totti gode di buoni rapporti con i veterani Buffon e Barzagli, mentre è visto come un esempio dai più giovani.

La decisione ora spetterà ad Antonio Conte. Di certo il 39enne non si adatta al gioco dell’allenatore leccese, il cui calcio pragmatico e arrembante, fatto di corsa e verticalizzazioni continue, non può comprendere un interprete che ha perso lo smalto dei giorni migliori. Almeno dall’inizio…Nei minuti conclusivi, con i ritmi naturalmente più blandi, Totti potrebbe però ancora incidere. Il fuoriclasse romano, inoltre, dovrebbe chiaramente accettare la convocazione in punta di piedi, uniformandosi ai compagni senza pretese da prima donna. In sostanza: non sarebbe l’Italia di Totti, ma un’Italia dove Totti può rappresentare un prezioso tassello per una squadra evidentemente lacunosa dal punto di vista tecnico.

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Foto: Gianfranco Carozza

federico.militello@oasport.it

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