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Tuffi, non solo Cagnotto: Londra consacra Tocci e Bertocchi. Aspettando Chiarabini…

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Tania Cagnotto (tre ori e un argento a Londra 2016) è stata celebrata a dovere. Era e rimane la regina dei tuffi azzurri e, anche dopo il suo probabile ritiro in estate, difficilmente verrà scalzata dal ruolo di miglior atleta italiana di sempre in questa disciplina. Ma gli Europei inglesi hanno dimostrato che, passata l’epopea della bolzanina, il Bel Paese non sarà destinato all’oblio. Certo, sarà pressoché impossibile ripetere i fasti attuali, ma la Nazionale resterà competitiva grazie ai talenti emergenti e ormai forse già consacrati di Giovanni Tocci ed Elena Bertocchi.

Entrambi classe 1994, hanno condiviso insieme numerosi successi a livello giovanile tra il 2010 e il 2012 e, sempre su binari molto simili, hanno faticato per motivi diversi al momento del passaggio nella categoria senior. Infortuni il cosentino, fiducia nei propri mezzi la milanese. Poi si sono ritrovati, guidati dagli ottimi lavori dei rispettivi allenatori (Lyubov Barsukova e Dario Scola) e dell’intero staff italiano. E, attesi al varco sui trampolini di Londra, si sono presi la definitiva ribalta internazionale. Allo stesso modo: medaglia d’argento nella gara da 1 metro.

La crescita ovviamente non deve interrompersi qui, anche perché tutto quanto di buono mostrato dall’altezza minore andrà adesso traslato da 3 metri con Tokyo 2020 nel mirino. Sotto questo punto di vista, Tocci pare più avanti nel percorso: parteciperà a Rio 2016 nel sincro 3 metri con Andrea Chiarabini e, da quanto ha ottenuto la qualificazione olimpica, sembra essersi sbloccato definitivamente anche a livello mondiale. Ha dominato le gare nazionali post Coppa del Mondo e ha sostituito al meglio l’infortunato romano agli Europei, chiudendo sesto in finale nonostante un errore e mezzo. Ormai è pronto a ricevere l’eredità di Michele Benedetti. La Bertocchi, invece, cercherà in estate il primo over 300 della carriera, primo step verso il difficile fardello di dopo Cagnotto. Ma il talento c’è e può essere modellato a dovere.

Un giovane di cui si parla benissimo da anni – addirittura da Roma 2009, quando fu quinto nel sincro da 10 metri con Francesco Dell’Uomo – è Andrea Chiarabini, classe 1995, che in Brasile gareggerà nei 3 metri sia individuali che sincro, specialità in cui avrebbe dovuto fare le prove generali proprio a Londra. Invece durante uno degli ultimi allenamenti prima della partenza si è infortunato alla schiena e il dolore, valutato giorno per giorno, lo ha costretto ad alzare bandiera bianca per gli Europei. La speranza è che possa ritrovare il pieno della forma per Rio: la coppia con Tocci funziona e ha ancora enormi margini di miglioramento. E’ stato aggiunto nella serie il doppio e mezzo avanti con due avvitamenti (coefficiente 3.4) e, dall’anno prossimo, i due dovrebbero lavorare anche sul triplo e mezzo indietro raggruppato (3.6). Non ha preso parte alla felice campagna azzurra d’Inghilterra, ma Chiarabini avrà molte altre occasioni per festeggiare come Giovanni Tocci ed Elena Bertocchi.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Fin/DeepBlueMedia

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