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Volley, Conegliano: CAMPIONESSE D’ITALIA. La legge del più forte: corazzata USA, Mazzanti dirige, Ortolani quarta sinfonia
Era la squadra più forte e ha vinto. Partita come la super favorita, Conegliano non ha deluso le aspettative della vigilia e si è laureata meritatamente Campione d’Italia di volley femminile, conquistando il primo scudetto della storia e portando il tricolore per la prima volta in Veneto dove era sbarcato solo tra gli uomini con gli indimenticabili trionfa della Sisley Treviso.
Il PalaVerde è tornato a infiammarsi, questa volta per la metà rosa del cielo. Un impianto sempre gremito, stracolmo di passione e che attendeva questo momento fin dal 2013 quando perse la Finale Scudetto contro Piacenza, proprio quella Nordmeccanica sconfitta ieri per l’apoteosi finale delle Pantere, dominatrici in lungo e in largo dell’intera stagione.
Non potevano perdere. Una corazzata di dimensioni faraoniche, costruita appositamente per vincere. Missione compiuta senza neanche troppi problemi. Dominata la regular season, nei playoff persa una sola partita su 8 (la gara3 della finale), un gioco spumeggiante, aggressivo, ordinato, pulito e incisivo.
Molto del merito passa per le mani di Davide Mazzanti, al suo terzo scudetto negli ultimi cinque anni: dopo l’impresa di Casalmaggiore nel 2015 e il suo primo botto a Bergamo nel 2011, il coach di Fano ha saputo riproporsi e a soli 39 anni ha già vinto tantissimo, preparandosi a un probabile ruolo da Commissario Tecnico.
In campo mezza Nazionale degli USA Campioni del Mondo. Kelsey Robinson, MVP delle Finali, si è consacrata definitivamente dopo il titolo iridato e il premio come miglior schiacciatrice dell’ultimo Grand Prix. La regia di Alisha Glass ha dato il là agli attacchi della connazionale e di Megan Easy-Hodge, infortunatasi nel finale di stagione ma determinante per questo successo, come lo è stato la centrale Rachael Adams.
Quattro super big invidiate da tutto il circuito e contro cui c’era oggettivamente poco da fare. Se in più ci metti Monica De Gennaro, libero titolare della nostra Nazionale, perfetta dall’inizio alla fine; una sbalorditiva Serena Ortolani, opposto compagna di coach Mazzanti al quarto scudetto in carriera; la capitana Valentina Arrighetti, coriacea e mai doma in una stagione per lei molto complesso.
Sette ragazze imbattibili a cui si è poi aggiunta la sorpresa Vasilantonaki, schiacciatrice greca scoperta di Conegliano e degna sostituita di Easy nel finale di stagione.
Dice bena Mazzanti quando afferma che questa è la squadra più forte che abbia mai allenato. I nomi parlavano da sé, le forze in campo lo hanno poi dimostrato. Non c’è stata una vera avversaria nel corso dell’intera stagione. Il girone d’andata è risultato combattuto, poi alla lunga Conegliano ha infilato una serie di successi che hanno creato il gap decisivo. Nei playoff una cavalcata surclassando Montichiari (unica squadra capace di violare il PalaVerde in stagione nei quarti di finale della Coppa Italia), Modena e Piacenza.
Onore al merito alle nuove Campionesse, in attesa di capire quali saranno le scelte di mercato per la prossima stagione…a partire dalla panchina. L’assalto alla Champions League non è un sogno tanto remoto a queste latitudini.
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(foto Rubin/LVF)