Pallavolo
Volley, Davide Mazzanti show: futuro CT dell’Italia femminile? Tre scudetti a 39 anni, Nazionale aperta…
Ormai il suo nome è sulla bocca di tutti e dopo lo scudetto conquistato con Conegliano le sirene iniziano a farsi sempre più rumorose. Davide Mazzanti potrebbe essere il prossimo Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di volley femminile?
Marco Bonitta ha già dato il proprio addio all’azzurro a partire dal prossimo 1° settembre, subito dopo le Olimpiadi 2016 (sperando di qualificarci attraverso il torneo che scatterà il 14 maggio…). La candidatura del coach di Fano sembra essere molto calda e tecnicamente validissima.
A soli 39 anni (entrerà negli anta il 15 ottobre), mister Mazzanti ha già vinto tre scudetti: ieri sera con la Imoco (primo nella storia delle Pantere), l’anno scorso quello storico e quasi imprevedibile con Casalmaggiore (altra prima volta) e nel 2011 con Bergamo, ultimo capace di sventolare il tricolore sotto il cielo Foppapedretti.
Parliamo probabilmente di un predestinato che ha fatto diventare oro qualsiasi cosa toccasse. Lo squadrone gialloblù era tecnicamente imbattibile ma a lui va il merito di aver creato un gruppo solido, coeso, concentrato e motivato verso il successo, spronando degli elementi che moltissime squadre gli invidiano (Glass, Robinson, Easy, Adams cioè le statunitensi Campionesse del Mondo) oltre alla compagna Serena Ortolani (mamma della loro Gaia), a Monica De Gennaro e Valentina Arrighetti.
Giovanissimo ma già vincente ai massimi livelli, anche se forse gli manca quella Champions League da primo allenatore (da secondo l’ha vinta con Bergamo) che potrebbe farlo maturare ulteriormente. Tolto probabilmente Giovanni Guidetti (e non è detto, ma comunque il coach modenese è l’attuale CT dell’Olanda) è tra i migliori allenatori italiani in circolazione per quanto riguarda il settore femminile. Di solito dà il meglio quando ha un roster imbattibile, forse è un coach molto ben inserito nelle logiche di club e che deve ancora farsi come selezionatore, senza dimenticarsi il “dettaglio” dello stipendio. Vedremo quali saranno le sue intenzioni.
L’Italia del futuro, quelle delle giovani Egonu, Guerra, Danesi, Orro, potrebbe ripartire con la sua guida. Perché no. Il suo nome è tanto circolato nelle ultime settimane, lui non ha ancora commentato ma la panchina azzurra potrebbe essere la sua prossima meta. Meritatissima per quanto visto nelle ultime stagioni. In attesa di sviluppi e contatti con i piani alti che a breve dovranno prendere una decisione in merito: a settembre la Nazionale sarà subito in campo per le qualificazioni agli Europei 2017.
(foto Roberto Muliere)
Nany74
4 Maggio 2016 at 18:53
Si, hai ragione, l’anno scorso la sua fu più una decisione personale che tecnica, ma hai anche ragione quando dici che è un vizio tutto italiano quello di non dare continuità ai progetti. Dall’altra parte però si diceva che a Mazzanti forse mancava proprio quel pezzo di esperienza ad alto livello che la Champions può dare per cui potrebbe essere un “investimento” in vista di un futuro incarico da selezionatore. Certo è che sono due cose molto differenti: un club che ti mette a disposizione un rullo compressore, e dover scegliere le singole giocatrici per farne una squadra competitiva usando quello che c’è. Volevo scrivere “usando quello che passa il convento”, ma non vorrei offendere nessuno, però mi collego al tuo discorso sulla sorte delle squadre italiane che in pratica scommettono la loro esistenza ad ogni stagione: se gli va bene vedono tutta la squadra che si sparge per il mondo, se gli va male chiudono bottega. Ovvio che poi quando parli di nazionale ti tocca raschiare il barile e dare responsabilità anche a ragazzine ancora minorenni. Poi ci lagnamo dei risultati altalenanti…..Io ho sempre adorato il concetto di “bandiera” inteso come un giocatore (o più di uno..) che ti rappresentano una squadra intera, quelli che fatichi a vedere con altre maglie (tipo il Bira a Perugia…). Purtroppo nel volley rosa questa cosa è tanto tanto rara………..peccato………..
alebi
8 Maggio 2016 at 10:53
Se fossimo in un paese normale lo chiamerei vizio anche io (quello di rivendere subito i pezzi pregiati e non dare continuità), però visto che siamo in un paese in cui le realtà sportive faticano a trovare gli spazi che meritano, beh allora la chiamerei solo necessità. Non conosco la normativa a riguardo ma mi chiedo sempre che cosa ne guadagnino veramente gli sponsor… Poi se pensi che in Italia abbiamo come sponsor pizzerie, pastifici, aziende a conduzione familiare, il 99% delle volte LOCALI, quindi poco appetibili per un mercato nazionale, mentre da altre parti sono petrolieri, banche e multinazionali a sponsorizzare il volley… Beh la differenza è presto detta. Quando leggo che Modena, con tutta la storia che ha, una società che rappresenta un vero patrimonio del mondo sportivo italiano, presente in una regione tra le più ricche d’Italia, beh anche loro faticano a trovare investitori interessati al volley… beh questo dovrebbe far riflettere i vertici federali. Non vorrei essere maliziosa, ma credo che alle numerose realtà aziendali modenesi torni più favorevole sponsorizzare Carpi o Sassuolo in serie A (quest’ultimo comunque merita tutti i miei complimenti), piuttosto che una squadra storica, famosa, vincente, che porta il nome di Modena in giro per l’Europa. E qui torniamo sempre al discorso visibilità e cultura sportiva… Se vai sul sito della Gazzetta puoi “ammirare” la prima pagina del giornale di oggi (a meno che qualcuno non abbia ancora il coraggio di comprarlo) e farti quattro risate su dove è finita la notizia di gara-3 che può già assegnare lo scudetto… E lo stesso dicasi per un evento di livello mondiale che abbiamo l’onore di organizzare in casa come la “marcia su Roma” (perdonatemi la battuta =P ) mentre addirittura un Europeo di tuffi/nuoto/sincro che comincia domani (e che darà soddisfazioni all’Italia) non merita nemmeno menzione.
Tornando in argomento… sembra che Mazzanti voglia rimanere a Conegliano e la federazione potrebbe acconsentire di nuovo al doppio incarico… Io non riesco a farmi piacere il doppio incarico, non tanto per un probabile conflitto di interessi (accusa che mette in dubbio la professionalità di persone serie e che solo in un paese corrotto come il nostro può venire in mente), ma perchè l’impegno col club non ti permette di avere una visione completa di tutte le giocatrici da nazionale. Perchè Bonitta si affida alle giovanissime? Perchè le ha potute osservare da vicino per un’intera stagione. Perchè Blengini non convoca Falaschi o Saitta? Perchè con tutti i guai che avevano alla Lube mica poteva permettersi di perdere tempo a seguire giocatori all’estero. Poi non convoca neanche il Bara ma convoca Sottile… e questo rimane un gran “mistero” (sono ironica).
Nany74
8 Maggio 2016 at 20:50
Se Mazzanti resta a Conegliano io sono solo contento, se avrà il doppio incarico, spero tanto che siano in grado di gestirlo meglio di come hanno fatto con Blengini. Dopotutto l’anno prossimo non ci sono le Olimpiadi per cui può affidare questo progetto ad un “suo” uomo che lo porterà avanti (con la sua supervisione ovviamente…) fino alla fine della prossima stagione e poi via, al 100% nella nazionale! Non vorrei che si pensasse che non voglio bene all’Italia del volley,anzi, ma come dici tu, non puoi fare bene tutte e due le cose. Se poi aggiungi che ha anche una bimba piccola……..lo so che sono professionisti ecc ecc, ma non metterei così in secondo piano la sfera familiare ecco….sarò all’antica, ma la vedo così. Staremo a vedere cosa partoriranno quei geni che comandano: se fanno un’altra cavolata, stavolta vado a suonargli il campanello e li insulto di persona, almeno se devono querelarmi che lo facciano per qualcosa!! 🙂
Per quanto riguarda l’imprenditoria sportiva, non posso che darti ragione: calcio, calcio e solo calcio si legge e si vede. La Gazzetta sono anni che non la guardo più, OA è moooolto meglio! La cultura sportiva è molto distante dalle scelte (politiche o meno) su cosa mettere in evidenza e cosa no, fatto sta che con gli sport cosiddetti “minori”, l’Italia vince, mentre col calcio facciamo solo figure da chiodi e quella volta che vinciamo ci danno pure dei mafiosi…a questo punto spero che la Rai abbia sempre meno risorse, così potrà mostrare solo gli sport meno ricchi e quindi ci sarà tanto volley per tutti……….sono ironico ovviamente!
alebi
4 Maggio 2016 at 10:36
Da quello che l’anno scorso ho letto, mi sembra che il fatto di rinunciare alla CL fosse dettato da motivazioni personali (la figlia piccola) e forse anche per quest’anno varrà lo stesso. E visto che il posto in nazionale è libero, oltre a spettargli per quanto dimostrato negli anni, potrebbe essere una soluzione di comodo anche per la loro famiglia.
Certo fa sempre dispiacere e anche un po’ rabbia vedere come in Italia, soprattutto nella pallavolo femminile, appena si vince si cambia tutto, non dando continuità ai progetti (e così ne risente anche il ranking per nazioni e si perde prestigio e posti per le coppe). Si fanno crescere le giocatrici e poi le si lascia andare dove pagano di più, magari in campionati per niente competitivi (le americane sono quasi sicuramente tutte in partenza). Le piccole realtà italiane, fatte di tecnici di qualità ma di “piccoli” sponsor, devono ogni volta tentare la sorte e sperare di aver trovato la giovane/sconosciuta da far diventare una gallina dalle uova d’oro, altrimenti ne va della sopravvivenza dei club stessi, che altre fonti di guadagno difficilmente ne hanno.
Nany74
3 Maggio 2016 at 16:53
Per carità!!! Lasciatemelo a Conegliano!!! Volete fargliela giocare questa c…o di Champions League??? Sono 2 anni che gli spetta di diritto e che cambia squadra, ora ci manca pure la nazionale!!! Mazzanti restaaaaaaaaaaaaaa!!!