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Volley, l’Italia prende il largo per Rio! Il ritratto delle azzurre: da Del Core a Egonu, tutte ai raggi X. Olimpiadi 2016, arriviamo

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ALESSIA ORRO (palleggiatrice) – Inamovibile. Aveva mosso i primi passi ad Ankara, rivoluzionando la cabina di regia e conducendo l’Italia verso quel soffertissimo terzo posto che ci ha permesso di essere qui a Tokyo per festeggiare la qualificazione alle Olimpiadi.

Se qualche mese fa aveva dimostrato ancora delle incertezze e un po’ di immaturità tecnica, ora la 17enne è cresciuta ulteriormente ed è migliorata visibilmente. Sa leggere meglio le varie situazioni di gioco, sa quale compagna cercare e in chi servire maggiormente nei vari momenti, riesce a mettere maggiormente in difficoltà le avversarie avendo a disposizione diverse soluzioni.

È piaciuta tantissimo per l’atteggiamento propositivo, per la bontà tecnica del suo gesto e per l’umiltà dimostrata. Non è assolutamente arrivata, ha tantissimi margini di miglioramento ma ormai ha dimostrato di poter meritare il posto da titolare in questa Nazionale. La sua intelligenza in campo si è vista svariate volte a Tokyo: contro la Corea del Sud ha alzato diverse palle alte, ha fatto risolvere molte situazioni a Egonu e Sylla, disorientando la Kim; contro la Thailandia ha capito che doveva puntare di più sulle centrali e così l’Italia ha vinto l’incontro, il capolavoro contro il Giappone. Fenomenale al servizio, combattiva al massimo: ha davanti a sé un grande futuro.

 

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