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Volley, Marco Bonitta: “Questa Italia la migliore per il torneo preolimpico. I motivi delle scelte”. Diouf fuori…

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Marco Bonitta ha rilasciato le proprie dichiarazioni sulla scelta delle 14 azzurre in vista del torneo preolimpico che scatterà stanotte a Tokyo. L’esclusione di Valentina Diouf ha creato scalpore, queste le motivazioni tecniche del CT della nostra Nazionale di volley femminile.

Questo torneo è molto particolare. Un torneo a sé, che ha una valenza molto importante perché è l’ultima occasione di ottenere la qualificazione per i Giochi di Rio;  ma al tempo stesso è un torneo atipico tecnicamente, perché ci sono quattro asiatiche, due europee e due americane.

Da qui sono partito per valutare le risorse umane a disposizione: dal punto di vista psico-fisico e per quello che dobbiamo fare in campo dato che affrontiamo delle squadre molto particolari come quelle asiatiche. Abbiamo avuto pochissimi giorni per preparare l’evento e tenere in conto le condizioni di ogni giocatrice. Ho dovuto valutare quello che avevano nella testa e nelle gambe.  Da qui la richiesta di portare 15 giocatrici, che la Federazione ha accolto.

C’erano diversi problemi fisici e dovevamo sciogliere alcuni nodi tecnici. Le variabili per cui alla fine ho fatto le scelte, contengono tutte queste dinamiche. Tutte le volte che lascio a casa una giocatrice ci sono delle motivazioni che sono tecniche, ma non solo. Tengono conto anche di una situazione generale ed anche questa volta è stato così. Ho parlato con il presidente Magri ,con cui come sempre ho avuto degli scambi di opinione, al termine di questi dialoghi ho preso le mie decisioni, che spero siano state quelle giuste, il poco tempo avuto per preparare la squadra mi ha impedito di approfondire oltre.

Mi sono dovuto basare su quanto è accaduto nei pochi giorni di lavoro a Milano e in questa settimana  trascorsa in Giappone, sugli allenamenti e sulle partite che abbiamo fatto. Mi sono convinto che questa è tecnicamente, la squadra migliore che può affrontare questo torneo.

Ci tengo a dire che giocare o meno qui a Tokyo, se ci qualificheremo, non assegna o pregiudica in alcun modo l’Olimpiade, dove bisognerà anche tenere presente che ogni squadra sarà composta solo da 12 giocatrici”.

 

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