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Volley, Qualificazione Olimpiadi 2016 – Come stanno le squadre? In 4 viaggiano verso Rio: Italia e Olanda ok, Corea top, furto Giappone
Il torneo di qualificazione alle Olimpiadi 2016, in corso di svolgimento a Tokyo, osserva oggi il suo secondo giorno di riposo. Un’ultima pausa prima del rush finale che assegnerà i quattro pass per i Giochi a cinque cerchi. I biglietti per Rio, però, sembrano già essere ipotecati da quattro formazioni: Italia, Corea del Sud, Paesi Bassi e Giappone. Sembra infatti impossibile che Thailandia e Perù possano rientrare nella corsa ai posti sull’aereo che partirà per il Brasile.
Il torneo preolimpico ha vissuto una svolta decisiva nel tie-break del derby asiatico tra le padrone di casa e la Thailandia che conduceva 12-6: due clamorosi rossi consecutivi inesistenti hanno rimesso in corsa il Giappone che ha così ribaltato la sfida e ipotecato il pass.
Le quattro big non hanno steccato e, considerando l’immensa delusione arrivata dalle pessime prestazioni della Dominicana, hanno avuto vita facile verso il Paradiso. Manca solo la certezza matematica che arriverà, a seconda delle formazioni, nel corso del lungo weekend. Vediamo come stanno le varie squadre e che impressioni hanno dato in queste prime quattro partite giocate.
ITALIA – Unica squadra a punteggio pieno, ha lasciato per strada solo due set, ha sconfitto la Corea del Sud e ha espresso uno dei migliori sistemi di gioco, sia sotto il profilo tattico che caratteriale. Le azzurre hanno sorpreso in positivo e ora sono a un passo da Rio. Clicca qui per un’analisi più completa sulla nostra Nazionale.
COREA DEL SUD – I due colpacci contro Olanda e Giappone hanno aumentato la considerazione attorno al gruppo guidato da una stellare Kim Yeon-Koung, vera dominatrice indiscussa del circuito e autentica big internazionale. Ci ha pensato lei a trascinare le compagne verso le due bellissime vittorie nei big match che sono valse una seria ipoteca su Rio. Un sistema di gioco ordinato, preciso, molto pulito in difesa, capace di concretizzare tantissimo in attacco e soprattutto di sbagliare poco. È stata brava l’Italia a sorprenderle al debutto, arginando molto bene Kim e giocando specularmente a loro.
GIAPPONE – Graziate e salvate dal sistema. Probabilmente i tanti soldi messi sul piatto hanno avuto un peso importante, inutile negarlo. Erano sull’orlo del baratro quando la Thailandia si trovava 12-6 nel tie-break: a quel punto sarebbero state costrette a battere almeno una tra Italia e Olanda per qualificarsi alle Olimpiadi. Invece due rossi inesistenti inflitti alle avversarie le hanno rimesse in corsa e ora sono a un passo da Rio. Non hanno mai convinto, sono state spazzate via dalla Corea del Sud, non hanno mai espresso il loro miglior gioco, pasticciando tanto tra difesa e attacco. Manabe ha tanto da rivedere, ma per il momento può bastare così.
PAESI BASSI – Le vicecampionesse d’Europa hanno scacciato la paura dopo il brutto ko contro la Corea del Sud, asfaltando Thailandia e Dominicana. Due incontri dominati in lungo e in largo che sanciscono la forza della formazione di Guidetti, forse leggermente in calo rispetto agli ultimi exploit, ma sempre al top e abbondantemente in controllo della situazione. Si è fatta male De Kruijf ma grazie alla superlativa condizione di Sloetjes, alla regia di Dijkema e ai muri di Belien le oranjes hanno vinto la sfida probabilmente decisiva contro la Thailandia, preparandosi così al weekend di fuoco contro Italia e Giappone.
THAILANDIA – Sono state derubate e gli arbitri (o il sistema…) hanno impedito alle asiatiche di rimanere seriamente in corsa per un pass olimpico. Il tie-break perso contro il Giappone grida vendetta ma ormai è andato: ora sembra difficile risalire la china per Tomkom e compagne, costrette a sconfiggere la Corea del Sud e a sperare in un incrocio di risultati davvero difficile. Meritano un applauso di incoraggiamento.
REPUBBLICA DOMINICANA – La più grande delusione del torneo. La squadra quinta ai Mondiali 2014 si è totalmente smarrita. Non c’è più gioco, non possono bastare gli attacchi di Martinez e le difese di Castillo. Una formazione allo sbando e confusa, incappata in quattro sconfitte consecutive nette e chiare. Fuori dalle Olimpiadi con pieno merito.
PERÙ – La sorpresa del torneo, capace di sconfiggere la Dominicana e il Kazakhstan. Bravissime a sorprendere e sbalorditive ma il gioco è ancora scolastico per poter impensierire le big. Da guardare con occhio Leyva, giocatrice molto promettente.
KAZAKHSTAN – Una comparsata. Autentica Cenerentola del torneo, la classica squadra materasso che non ha velleità di classifica. Il set vinto contro l’Olanda ha però sorpreso tutti.