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Volley, Qualificazione Olimpiadi 2016 – Italia, quali saranno le azzurre titolari? Il sestetto a caccia di Rio, reparto per reparto

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La Nazionale Italiana di volley femminile è in Giappone dove, dal 14 al 22 maggio, disputerà il torneo mondiale di qualificazione alle Olimpiadi 2016.

Un appuntamento da non fallire per le azzurre che vanno a caccia di uno dei quattro pass a disposizione. Si preannuncia un torneo preolimpico intenso e duro ma le ragazze di coach Bonitta hanno tutte le carte in tavola per completare la missione e ottenere la quinta partecipazione consecutiva ai Giochi.

Al momento 15 azzurre si stanno allenando, in vista di sapere quale sarà l’ultima atleta tagliata dalla rosa dei 14 nominativi da presentare alla FIVB prima dell’inizio della competizione. Quali saranno però le titolari? Quale sarà il sestetto che verrà schierato in campo nel decisivo round robin? Analizziamo nel dettaglio la situazione, ruolo per ruolo.

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Noemi Signorile si è dovuta chiamare fuori all’ultimo a causa di problemi con la schiena. Tutto il peso della regia cade così sulle spalle della giovanissima Alessia Orro, talento puro ancora da sgrezzare e che ci ha trascinato ad Ankara quattro mesi fa. La nostra Nazionale fa affidamento totalmente sul Club Italia visto che alle sue spalle ci sarà Ofelia Malinov. Un tandem verde, vero emblema del mix tra veterane e gioventù che caratterizza questa Italia.

Alessia, vista la sua giovane età, ha ancora qualche passaggio a vuoto ma al top del rendimento ha dimostrato di poter gestire ottimamente le compagne. L’intesa con Paola Egonu è stata stimolata nell’arco dell’intera stagione, con Antonella Del Core si era già capita ad Ankara, vedremo con la novità Francesca Piccinini. Quanto fatto in Turchia nel torneo europeo ci trasmette fiducia.

 

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Il rebus degli opposti è uno dei nodi cruciali di questa Nazionale. Bonitta ha scelto di portare in Giappone tre giocatrici di ruolo. Ha poi scelto a sorpresa di scartare Valentina Diouf.

Ora bisognerà scegliere chi schierare come titolare tra Serena Ortolani e Nadia Centoni. Serena Ortolani si è resa protagonista di una stagione meravigliosa, ha vinto lo scudetto con Conegliano e si è meritata a suon di schiacciate questo ritorno in Nazionale. Un suo taglio sembrerebbe molto strano per le qualità umane che può portare in spogliatoio e per le sue capacità tecniche capaci di sbrogliare la matassa in situazioni complicate. Da capire l’intesa che può avere con le compagne visto che è l’unica grande novità rispetto ad Ankara.

Nadia Centoni ha disputato una buona stagione con il suo Galatasaray ma ad Ankara non aveva assolutamente convinto. Vedremo se riuscirà a ottenere una nuova fiducia.

 

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Antonella Del Core è il capitano inamovibile di questa Nazionale e lo ha dimostrato anche nel torneo di Ankara che ci ha regalato questa ultima chance di qualificazione alle Olimpiadi 2016. La napoletana dovrebbe partire da titolare per offrire tutto il suo apporto sia caratteriale che tecnico, soprattutto in ricezione dove ha manifestato la sua grande solidità, determinante nei momenti critici dove serve tutta la sua infinita esperienza. Ha già annunciato il ritiro al termine della stagione e vuole salutare alle Olimpiadi. La sua bravura in fase ricettiva sarà ancora più importante se giocherà in coppia con Paola Egonu, scatenata in attacco e che va alleggerita nell’altro fondamentale.

Uno dei rebus di questa Nazionale potrebbe essere proprio su chi affiancherà Antonella di banda. Ci affideremo a Francesca Piccinini o a Paola Egonu? La toscana torna a rivestire l’azzurro dopo l’infortunio di metà stagione che le ha impedito di partecipare al torneo di Ankara: a 37 anni è stata MVP dell’ultima Champions League vinta con la sua Casalmaggiore, insegue i Giochi per coronare una carriera leggendaria e sarà una pedina importante soprattutto a livello carismatico e per la sua infinita esperienza. Ha dimostrato con i fatti di essere ancora al top della forma, di avere una grande forma, di essere incisiva in attacco, sfruttando al meglio qualsiasi tipo di pallone le capiti tra le mani e facendosi sentire anche a muro.

Paola Egonu è invece cresciuta tantissimo nel corso dell’ultima stagione e tutto il Mondo l’ha potuta ammirare ad Ankara: se l’Italia ha staccato il biglietto per Tokyo è merito suo. È stata lei ad annullare il match-point al Belgio che ci avrebbe estromesso dalla corsa verso le Olimpiadi, è stata lei a risolvere l’incontro contro la Polonia, è stata lei a salire in cattedra nella finalina contro la Turchia. Una potenza offensiva inaudita ed esagerata, un servizio micidiale, una grinta fuori dal comune per la 17enne che può cambiare le sorti dell’intera spedizione.

I due posti da titolari sembrano essere un discorso riservato a Del Core, Egonu e Piccinini. La carta Gennari è molto valida e può essere impiegata in caso di necessità, stesso discorso per Miriam Sylla: una delle due verrà esclusa o verrà fatto un taglio su un opposto?

 

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Marco Bonitta ha convocato solo tre centrali, proprio come successo quattro mesi fa prima del torneo di Ankara e prima che l’infortunio di Chirichella lo costringesse a chiamare anche Sara Bonifacio. Portare solo tre ragazze per questo ruolo è un rischio che si è però deciso di correre per avere più scelta nel reparto schiacciatrici/opposti.

La coppia composta da Cristina Chirichella e Martina Guiggi, insieme anche a Novara, potrebbe essere titolare al centro dello scacchiere dell’Italia che andrà a caccia della qualificazione alle Olimpiadi 2016. Cristina fu assente ad Ankara ma il suo talento è fuori discussione: altezza, mani granitiche e muro, un gran servizio e l’occhio in attacco sono molto importanti per la Nazionale al pari delle stampate e del cuore di Martina che in Turchia fu una delle migliori veterane.

Anna Danesi, subentrata nel torneo di Ankara, rivoluzionò il sestetto e sbalordì tutti per il suo eccezionale valore. Al momento sembra partire un filo indietro rispetto alla coppia presunta titolare ma se dovesse subentrare allora saranno grossi problemi per le avversarie.

 

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Monica De Gennaro titolare insostituibile. Purtroppo non riuscì a essere della partita ad Ankara a causa di un’influenza dell’ultimo minuto ma la stagione a Conegliano ha ulteriormente dimostrato il grande valore del miglior libero dei Mondiali 2014. Questa Nazionale non può fare a meno dei suoi voli, delle sue difese, dei suoi salvataggi impossibili. Una risorsa vincente, un polmone pulsante per l’intero gruppo che grazie ai suoi (si spera) miracoli ci garantirà maggior possibilità di attaccare. Immacolata Sirressi, libero della Casalmaggiore Campione d’Europa, è pronta per ogni evenienza: una sostituta di gran lusso.

 

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