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Volley, Qualificazione Olimpiadi 2016 – Italia, stanotte si inizia: sfida alla Corea di Kim, vincere per avvicinare Rio

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Questa notte (ore 03.00 italiane, diretta tv su RaiSport) parte l’assalto dell’Italia, a caccia della qualificazione alle Olimpiadi 2016. A Tokyo (Giappone) la nostra Nazionale di volley femminile muoverà i primi passi nel torneo preolimpico che assegnerà gli ultimi quattro pass per Rio 2016.

Il primo avversario delle azzurre è dei più tosti. La Corea del Sud, infatti, è uno dei nostri avversari diretti, in piena corsa per uno dei quattro posti al sole. Il match di stanotte ha il sapore dello scontro diretto: chi vincerà incomincerà al meglio il torneo e si avvicinerà in maniera importante ai Giochi a cinque cerchi. L’Italia insegue la quinta partecipazione consecutiva alle Olimpiadi: le quattro precedenti sono sempre state conquistate in Giappone: attraverso il torneo preolimpico nel 2000 e nel 2004, alzando al cielo la Coppa del Mondo nel 2007 (per Pechino 2008) e nel 2011 (per Londra 2012).

 

Le ragazze di Bonitta si presentano all’appuntamento al termine di un mini periodo di preparazione, durato solo una settimana. Una squadra tutta da amalgamare che deve ancora trovare il feeling giusto, che sta probabilmente ancora cercando gli automatismi e che deve comprendere come comportarsi in campo, ambientatasi al fuso orario solo negli ultimi giorni (in Giappone sono avanti sette ore rispetto a noi, si giocherà di prima mattina, altro fattore da non sottovalutare).

Dall’altra parte della rete, invece, ci sarà una formazione che sta preparando questo torneo da ben due mesi. Una vera e propria squadra, unita in tutto e per tutto, che va a caccia dell’obiettivo più importante del quadriennio (aspetto che ad altre latitudini non è stato compreso, disputando una Finale Scudetto a soli dieci giorni di distanza da questa manifestazione…).

Antonella Del Core e compagne sono concentrate e motivate ma non sarà facile uscire vittoriose da una partita che si preannuncia snervante, tesa, complessa, lunga in termini temporali e sicuramente impegnativa sotto il profilo fisico e mentale. Le squadre asiatiche, soprattutto quando giocano nel loro Continente, sono difficilissime da superare: strenue difese, scambi infiniti, palloni che non cadono mai, attacchi mirati e ficcanti.

 

Cosa deve fare l’Italia? Avere pazienza, non avere fretta di mettere a terra il pallone, prestarsi agli scambi lunghi e capire quando è il momento giusto per concludere l’azione in maniera vincente. Non bisogna andare in confusione perché altrimenti c’è il rischio di rimanere imbrigliati in una partita difficile anche a livello di nervi. Le azzurre devono mantenere continuità, leggere al meglio le difese avversarie, non farsi sopraffare dalle emozioni e soprattutto marcare al meglio Kim Yeon-Koung.

È lei la stella della Corea del Sud, il terminale offensivo più temibile, una delle migliori giocatrici al mondo, una schiacciatrice di livello internazionale già MVP delle Olimpiadi 2012 dove furono proprio le asiatiche a eliminare l’Italia ai quarti di finale. Oggi le ragazze di coach Bonitta, a caccia della sua terza partecipazione alle Olimpiadi, saranno anche in campo per rivendicare quell’incubo, ben consapevoli che entrambe le squadre sono notevolmente cambiate.

Kim è una schiacciatrice eccezionale in tutti i fondamentali, capace di giocare con palla alta, brave a leggere le situazioni di mani fuori ma anche estremamente efficace in ricezione e al servizio. Servirà tutta l’esperienza delle nostre veterane per mantenere la calma.

 

Permangono i dubbi su quale potrà essere il sestetto che verrà schierato dall’Italia. Ci sono almeno due rebus da sciogliere, soprattutto dopo la sorprendente esclusione di Valentina Diouf giunta solo ieri.

Ortolani o Centoni, chi sarà l’opposto titolare? Serena è reduce da una stagione meravigliosa, torna a rivestire l’azzurro dopo una lunga assenza e potrebbe essere la scelta giusta per scardinare la scatola coreana. Nadia non ha convinto con la Nazionale nel torneo di Ankara ma la sua annata è stata di ottima fattura e potrebbe rientrare in gioco.

Chi affiancherà la capitana Antonella Del Core di banda? L’esperta Francesca Piccinini che torna a rivestire l’azzurro oppure la giovanissima Paola Egonu che ha radicalmente trasformato il nostro torneo di Ankara trascinandoci fin qui? Un interrogativo importante considerando il diverso tipo di gioco delle due ragazze, con Paola che andrebbe alleggerita in ricezione e dovrebbe essere servita al meglio per scardinare tutta la sua potenza.

Il resto della formazione dovrebbe essere definito con Alessia Orro in cabina di regia, Cristina Chirichella e Martina Guiggi al centro con Anna Danesi alla finestra, Monica De Gennaro il libero.

 

 

 

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