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Atletica, a Bressanone titoli italiani a Stella e Folorunso

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Giornata intensa di appuntamenti a Bressanone, nella quale sono stati assegnati molti titolo juniores e promesse di atletica leggera. Nella città altoatesina ha dominato la pioggia, che ha ostacolato oltremodo i giovani atleti, limitandone le prestazioni. Andiamo dunque ad analizzare tutti i risultati di giornata.

Juniores maschili

Peso: torna in pedana Leonardo Fabbri che vince agevolmente con la misura di 17.89.

800 metri: vince in volata Lorenzo Casini in 1:55.46, nettamente il migliore negli arrivi di gruppo. Il fiorentino andrà però ai Mondiali nei 1500 metri, dove ha stabilito il minimo per la partecipazione.

Asta: strepitoso Matteo Capello, che eguaglia il record giovanile di Giuseppe Gibilisco a 5.30, diventando dunque una pedina importante in vista di Bydgsozcz.

110 ostacoli: personal best per Marco Bigoni, che scende per la prima volta sotto i 14”, stabilendo il tempo di 13.92 con una probabilissima convocazione iridata alle porte.

Giavellotto: gara non troppo entusiasmante, vinta da Thomas Fabricci 62.66, davanti a Giacomo Biserna. Gli atleti mancano però la qualificazione al Mondiale giovanile, in virtù delle misure non troppo generose.

Lungo: la pioggia limita molto le prestazioni degli atleti, ma il PB di Gabriele Chilà vale il titolo italiano a quota 7.72.

Martello: Tiziano Di Blasio conquista l’ennesimo alloro giovanile, scagliando l’attrezzo a 67.05. La misura tuttavia non basta al romano per ottenere il pass mondiale, fissato a quota 68.00.

400 metri: arriva la qualificazione mondiale della staffetta, grazie ai tempi di Brayan Lopez (47.33) e Umberto Mezzaluna (47.75). Il titolo italiano va invece a Vladimir Aceti,  che taglia per primo il traguardo in 47.13.

Juniores femminili:

3000 siepi: vince Eleonora Curtabbi con l tempo di 11:02.02; prestazione tranquilla per l’unica azzurra in gara ai Mondiali in questa disciplina.

800 metri: nuova affermazione della maturanda Elena Bellò con un 2:08.83 corso in scioltezza.

100 ostacoli: si conferma regina degli ostacoli la triestina Nicla Mosetti, grazie ad un meraviglioso 13.78.

Giavellotto: va a Luisa Sinigaglia il derby veneto con Ilaria Casarotto, per via di un buon 51.27 che sa di personal best.

400 metri: tempi record nel giro della morte, dominato da  Rebecca Borga, che nel giorno del suo compleanno ferma il cronometro dopo 53.83, che vale anche il record personale.

Lungo: non arriva il 6.20 di qualificazione, cercato insistentemente in tutto l’arco della gara. A spuntarla nel finale è Chiara Proverbio, che però non va oltre i 6.07.

Martello: Lucia Prinetti Anzalapaya (61.09) vince la prova sotto la pioggia davanti a Sara Fantini (60.55). Una gara condizionata dall’acqua, ma dalla quale arrivano ottime misure anche in ottica Mondiale.

10 km marcia: prova maiuscola di Noemi Stella! La giovane marciatrice ha infatti concluso la prova con un incredibile 46:00.67, che vale la sua miglior prestazione in stagione. Un ottimo viatico dunque, in attesa dei Mondiali polacchi.

Promesse maschili:

Alto: non fa cadere l’asticella neanche una volta il sardo Eugenio Meloni, che si porta a casa il titolo italiano a 2.11, seguito dai lombardi Michele Maraviglia e Michele Longhi.

Disco: basta un lancio a Marco Pilato per mettere in cassaforte la gara, con un 56.93 che mette tutti d’accordo.

800 metri: volata a quattro per il successo finale, che è andato a Stefano Migliorati in 1:49.90.

400 metri: 46.73 è il tempo che consente a Giuseppe Leonardi di chiudere al comando il giro della pista. Ottima la prova del siciliano, ancora sotto i 47”.

Promesse femminili:

3000 siepi: 10:54.07 è il gran tempo con il quale Isabel Mattuzzi si aggiudica senza troppe difficoltà il titolo italiano.

400 ostacoli: Ayomide Folorunso vola sotto la pioggia, vincendo la gara con il crono di 58.90.

Asta: Roberta Bruni batte Sonia Malavisi, volando oltre i 4 metri, ma fermandosi a 4.20.

800 metri: agevole vittoria per Joyce Mattagliano con un discreto tempo di 2:07.05.

Peso: Claudia Bertoletti rischia molto, ma riesce a portarsi a casa il successo con la misura di 14.35.

400 metri: sempre lei, Lucia Pasquale, vincitrice del giro della morte con il tempo di 54.09.

10km marcia: nella gara dell’incertezza, ecco il nome che non ti aspetti. Vince la romana Diana Cacciotti con il tempo di 50:03.48 e un distacco abissale nei confronti della seconda, la bellunese Marta Stach.

Foto: FIDAL

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gianni.lombardi@oasport.it

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