Atletica
Atletica, Campionati italiani 2016: le gare maschili ai raggi X. Fari puntati sui salti
Allo stadio “Raoul Guidobaldi” di Rieti, nel weekend si disputeranno i Campionati Italiani Assoluti di atletica leggera 2016, che saranno l’ultima chance per conquistare il diritto a partecipare ai Campionati Europei di Amsterdam, con alcune sfide che varranno quasi da spareggio ed altre che vedranno la caccia al minimo di partecipazione. Ovviamente sarà anche l’occasione di un test importante per chi ambisce a rappresentare i colori azzurri a Rio.
Ecco le sfide ai raggi X. (Tra parentesi il campione uscente)
100 m (Fabio Cerutti) – Filippo Tortu, neodiciottenne, è il chiaro favorito della gara regina dello sprint, in virtù del 10”24 di Gavardo, in un panorama non esaltante. Marcel Jacobs, migliore dell’anno, si concentrerà sul lungo, laddove cercherà il minimo olimpico. I rivali principali saranno, quindi, Massimiliano Ferraro e Delmas Obou, che dovranno confermarsi sotto il minimo europeo.
200 m (Davide Manenti) – Il campione in carica contro Eseosa Desalu sembra essere il leit-motiv della sfida sul mezzo giro di pista, che vede ben 5 azzurri in possesso dello standard per Amsterdam. Manenti sembra favorito grazie ad un buon 20”50 quest’anno, mentre è da osservare la novità dell’italo-britannico Antonio Infantino, attendendo il rientro di Diego Marani dall’infortunio.
400 m (Matteo Galvan) – Il vicentino Galvan è stato l’unico a scendere sotto i 46” nel 2016 e non dovrebbe avere rivali, semmai nella magica Rieti proverà a centrare il minimo olimpico; a sfidarlo Giuseppe Leonardi, che ha migliorato il personale a 46”50, con la batteria di quattrocentisti campioni europei junior di qualche anno fa alla ricerca di riscatto, guidati da Lorenzo Valentini e Michele Tricca.
800 m (Giordano Benedetti) – Due italiani sono già sicuri del viaggio ad Amsterdam, Giordano Benedetti e Jacopo Lahbi, con il trentino alla caccia della miglior condizione dopo vari problemi e logicamente atteso alla vittoria. In una gara tattica da tenere d’occhio Gabriele Bizzotto, soprattutto, ed Enrico Riccobon.
1500 m (Mohad Abdikadar Sheikh Ali) – Il detentore del titolo sarà messo alla prova da Joao Bussotti Neves, forte allo sprint e dal giovane emergente Yemaneberhan Crippa, se doppierà i 5000, in un quadro di grande incertezza, anche per la composizione della squadra europea. L’esperto Marco Najibe Salami fungerà da outsider.
5000 m (Marouan Razine) – Il giovane Crippa o l’esperto Razine? Non dovrebbe discostarsi da questo duo la lotta per il titolo, con il lombardo già sceso a 13’36”55 in stagione, per cui già convocato per la rassegna continentale. Ci si aspetta una gara di testa di Crippa che non dovrà farsi coinvolgere in un volatone finale, pur avendo grosse qualità anche in questo fondamentale.
3000 m siepi (Jamal Chatbi) – Chatbi è l’uomo da battere, ed è già dotato dello standard per Rio, che dovrà confermare piazzandosi nei primi 8 agli Europei. A livello tricolore i fratelli Ala ed Osama Zoghlami potrebbero impensierirlo in una gara sopra gli 8’40”; al via anche il trentino Yuri Floriani.
110 hs (Hassane Fofana) – Una maglia per tre pretendenti: Fofana, Lorenzo Perini ed Emanuele Abate, con il primatista italiano alla caccia di una prestazione convincente. Il naturalizzato Gianni Frankis desta curiosità e potrebbe rientrare nella caccia al podio
400 hs (Leonardo Capotosti) – Dopo 4 anni di stop vari, Josè Bencosme di è ripresentato sotto i 50” e appare il candidato numero uno al titolo; verrà insidiato dall’uscente Capotosti, dal costante Mario Lambrughi e da Eusebio Haliti sempre in attesa del salto di qualità. Sarà un vero e proprio trial per i 3 posti a disposizione per gli Europei.
Salto in alto (Marco Fassinotti) – La gara con la cifra tecnica più elevata, dove l’interesse principale sarà verificare le condizioni di Gianmarco Tamberi, iridato indoor, e Marco Fassinotti a poco più di un mese dalle Olimpiadi. Ci si aspetta un duello ben oltre i 2,30, con Silvano Chesani fermo ai box in attesa del debutto stagionale.
Salto con l’asta (Claudio Michel Stecchi) – Non sarà la stessa cosa l’altra competizione di salto in altezza, dove l’Italia fa molta fatica. Con Stecchi assente, il favorito è Alessandro Sinno, 5,45 di accredito, e la novità Francesco Lama , classe ’97, da seguire con interesse assieme a Luigi Robert Colella.
Salto in lungo (Filippo Randazzo) – Naturalmente si aspetta il botto da Marcell Jacobs, dopo l’incredibile 8,48 ventoso della scorsa settimana, sperando che l’anemometro non segni folate eccessive in una pedana normalmente a favore di vento. L’obiettivo è l’8,15 di minimo olimpico, mentre per il tricolore il rivale principale sarà Stefano Tremigliozzi, ad un centimetro dallo standard per Amsterdam.
Salto triplo (Fabrizio Donato) – I “tre moschettieri” del triplo azzurro saranno finalmente in pedana in contemporanea a Rieti. Fabrizio Donato, Fabrizio Schembri e Daniele Greco, attesissimo, possono dare il via ad un duello oltre i 17 metri per conquistare il viaggio in Brasile, ma soprattutto per testare la condizione fisica e tecnica in ottica olimpica.
Getto del peso (Daniele Secci) – Sebastiano Bianchetti dopo la stagione indoor vorrà dimostrare di essere il punto di riferimento in Italia, mentre Daniele Secci è obbligato a centrare il 19,75 di minimo europeo. Al di fuori della lotta tutta laziale, gli altri inseguono a metri di distanza.
Lancio del disco (Hannes Kirchler) – La recente bordata del campione uscente a 64,97 lo ha portato a 3 cm. da Rio de Janeiro e nettamente sopra i suoi rivali, tra i quali Nazareno Di Marco e Giovanni Faloci appaiono i più quotati, ma il più giovane Martin Pilato può dare molto fastidio.
Lancio del martello (Marco Bortolato) – Come sempre Marco Lingua dovrà combattere l’emozione in gara per vincere la prova e dare le giuste risposte per le competizioni successive. Nicola Vizzoni è al rientro dopo un lungo stop, Simone Falloni è andato oltre i 73 metri e Marco Bortolato vuole fare il bis della sorpresa del 2015.
Lancio del giavellotto (Roberto Bertolini) – Arrivando a 81,05 a Nembro, Bertolini ha dimostrato di essere una spanna sopra tutti nel nostro Paese, con Norbert Bonvecchio in cerca della spallata giusta per mettergli pressione, forte di un 79,21 che lo pone come unico reale sfidante.
Decathlon (Simone Cairoli) – Nelle prove multiple l’Italia non ha praticamente tradizione, ma l’obiettivo del CT Massimo Magnani è qualificare almeno un atleta per gli Europei; in questo senso il più accreditato è il campione in carica che deve però ritoccare il personale, visto che sono richiesti 7800 punti, impresa non facile. Michele Calvi sarà il rivale più agguerrito.
Marcia 10 km (Federico Tontodonati) – L’atleta del CUS Torino proverà a bissare il successo dell’anno passato, difendendosi da Massimo Stano, Vito Minei e Leonardo Dei Tos; in ballo c’è una maglia agli Europei, mentre si rischia seriamente di non avere azzurri al via della 20 km a Rio, stante il caso di Alex Schwazer. Un segnale di enorme difficoltà per la nostra riserva di medaglie del passato.
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gianluca.pessoni@oasport.it