Atletica
Atletica, Rio 2016: la IAAF mantiene la sospensione della Russia, ultima parola al CIO
La comunicazione ufficiale sarà resa pubblica nel pomeriggio, ma oramai la notizia è uscita fuori dalla sede del meeting IAAF di Vienna attraverso gli inviati della stampa sportiva britannica e francese, ed è stata confermata poco dopo dalle autorità sportive russe: il Consiglio della federazione internazionale di atletica leggera ha deciso di mantenere la sospensione della Russia, in quanto il Paese non avrebbe raggiunto i criteri minimi richiesti in materia di lotta al doping. Il caso si era aperto lo scorso novembre con la pubblicazione dell’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) circa l’uso sistematico di pratiche vietate da parte degli atleti russi.
A nulla, dunque, sono valse le parole di Vladimir Putin e di Aleksandr Zhukov, presidente del Comitato Olimpico Russo, che si erano prodigati per il reintegro del Paese in vista di Rio 2016: le quaranta condizioni minime richieste dalla IAAF sono state rispettate solamente in parte, e la questione non è neanche stata messa al voto, visto che non c’erano le basi per farlo. La sospensione – vale la pena di ricordarlo – è valida solo ed esclusivamente per l’atletica leggera.
L’ultima speranza per gli atleti russi è riposta nel Comitato Olimpico Internazionale (CIO), che si riunirà martedì a Losanna per decidere sulla questione in maniera definitiva. Secondo gli addetti ai lavori, il CIO potrebbe decidere di far gareggiare sotto la propria bandiera una selezione di atleti russi mai coinvolti in casi doping, tra i quali l’astista Elena Isinbaeva e la mezzofondista Julija Stepanova, testimone chiave della vicenda, confermando dunque la sospensione della Russia voluta dalla IAAF, ma allo stesso tempo tutelando quegli atleti che altrimenti rischierebbero di pagare colpe non proprie.
Nel frattempo, proprio nelle ultime ore si è definitivamente concluso uno dei casi doping più noti dei tanti che hanno coinvolto l’atletica russa: l’australiano Jared Tallent ha ufficialmente ricevuto la medaglia d’oro della 50 km di marcia di Londra 2012, inizialmente vinta da Sergey Kirdyapkin, poi risultato positivo insieme al connazionale Igor Yerokhin, che era invece arrivato quinto. Tallent eredita così anche il nuovo record olimpico (3’36″53), mentre il cinese Si Tianfeng e l’irlandese Robert Heffernan guadagnano una posizione, terminando rispettivamente secondo e terzo.
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
giulio.chinappi@oasport.it