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Atletica, Trials Usa 2016: tante battaglie in un antipasto di Olimpiadi

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Con le prove della 20 km di marcia maschile e femminile, domani pomeriggio (ora italiana) prenderanno il via i Trials Olimpici degli Stati Uniti nell’atletica leggera, che si svolgeranno nel rinomato impianto di Eugene, in Oregon, con l’eccezione proprio della marcia che percorrerà le vie della vicina Salem.

Per più di una settimana, sino al 10 luglio, l’atletica a stelle strisce sarà protagonista di sfide senza appello nelle 40 discipline dell’atletica leggera (la 50 km di marcia uomini si è svolta a febbraio). I primi 3 classificati per ogni prova (se in possesso del minimo) faranno parte della selezione americana per Rio de Janeiro, con il quarto dei 100 e 400 metri a completare le staffette, anche se in questo caso il regolamento è più soggetto a valutazioni tecniche.

Si sa benissimo che questa modalità ha spesso suscitato polemiche, per via di leader mondiali lasciati a casa magari per un infortunio nelle gare in oggetto, oppure per la richiesta di un picco di forma a pochi giorni dall’evento più atteso, che ha poi portato a controprestazioni nella gara clou; c’è da dire però che gli atleti conoscono queste regole e non hanno mai obiettato e le sfide sono senz’altro affascinanti, soprattutto in alcune specialità.

Di seguito vengono analizzate, suddivise in settori:

VELOCITA’ –  E’ senza ombra di dubbio uno dei punti di forza del team USA e si tratterà di gare dove molti esclusi parteciperebbero perlomeno ad una finale olimpica. Tra gli uomini Justin Gatlin si presenta come protagonista assoluto in 100 e 200, con Trayvon Bromell e Michael Rodgers in grado di completare il terzetto nella gara regina, mentre Tyson Gay rischia l’esclusione.

La novità 2016 Ameer Webb è da seguire soprattutto sulla doppia distanza, laddove potrebbe inscenare un gran duello con Gatlin, mentre desta curiosità l’eventuale presenza di Lashawn Merritt.

Lo stesso Merritt è il chiaro favorito sui 400, dove potrebbe avere come rivali Vernon Norwood e soprattutto David Verburg, con Aman Hall outsider; non si tratta in ogni caso di un periodo dei migliori per i quattrocentisti USA.

Tra le donne, nei 100 Tori Bowie, English Gardner e Tianna Bartoletta dovranno vedersela con Barbara Pierre, mentre la “nostra” Jenny Prandini appare in ritardo di forma, così come ci sarà l’eterna Carmelita Jeter a dar filo da torcere a tutti.

Sul mezzo giro di pista Alyson Felix è sempre la stella polare della specialità, con Prandini che può farcela ad ottenere il pass per Rio e Bowie assieme a Candice McGrone in lotta per la terza piazza. Peccato per l’assenza di Hannah Cunliffe che potrebbe diventare cittadina italiana, anche se la procedura sta subendo un forte rallentamento, con l’atleta in questione ferma ai box per infortunio.

La stessa Felix farà anche i 400, decidendo solo a Rio se provare il doppio impegno; a renderle la vita dura ci proveranno Courtney Okolo e Quanera Hayes, entrambe sotto i 50” nell’anno, con Sandra Richards sempre in palla per un posto sul podio.

MEZZOFONDO – Una serie di specialità che vede gli statunitensi in posizioni di vertice, come forse mai nel passato e in dura lotta contro lo strapotere africano.

Uomini come Boris Berian, Matthew Centrowitz, Nick Symmonds ed Eric Sowinski nel mezzofondo veloce sono assolutamente competitivi a livello internazionale, così come tra le donne Brenda Martinez, Alysia Montano, Jennifer Simpson e Shannon Rowbury.

Quando i chilometri aumentano entrano in scena Galen Rupp, che ha lo stesso allenatore di Mo Farah, oltre a Lopez Lomong, portabandiera a Londra e il pluri-medagliato Bernard Lagat, con l’altro atleta di origine keniana Shadrack Kipchirchir da tenere d’occhio.

Nel settore femminile non ci sono atlete dello stesso lignaggio, ma le “due Emily” Sisson ed Infeld e Abbie D’Agostino sono attese in 5000 e 10000 metri.

Nelle siepi Evan Jaeger è il miglior bianco in circolazione, assieme al francese Mahiedine Mekhissi Benabbad, e sotto gli 8’20” ci sono ben 6 atleti, a presagire una lotta serrata per i primi 3 posti, laddove tra le ragazze Emma Coburn è di una categoria sopra tutte.

OSTACOLI – La straordinaria Kendra Harrison, seconda di sempre con 12”24, farà corsa a sè, ma dietro di lei l’omonima Queen, Brianna Rollins e Dawn Harper daranno vita ad una battaglia a suon di “temponi”, tra gli ostacoli alti.

Nel settore maschile David Oliver e Jason Richardson appaiono i più costanti nel rendimento, mentre Aries Merritt non può essere al meglio dopo l’intervento invasivo che ha subito, ragion per cui la novità Aleec Harris può essere il terzo nome.

Bershawn Jackson, Kerron Clement, Georganne Moline e Shamier Little sono i nomi più in vista nelle due gare sulla distanza dei 400 metri.

SALTI Erik Kynard a parte, 2,37 quest’anno, sfida a quota basse nell’alto con molti comprimari, mentre nelle donne spicca Vashti Cunningham, giovanissima iridata indoor, che se la vedrà con la certezza Chaunte Lowe.

L’asta femminile vanta due atlete di altissimo lignaggio come Sandi Morris e soprattutto Jennifer Suhr, laddove tra gli uomini Sam Kendricks è l’unica figura sicura del viaggio a Rio, a meno di catastrofi improbabili.

I salti in estensione presentano certezze nel lungo donne come Brittney Reese e Tianna Bartoletta e nel triplo uomini, con il grande Christian Taylor, mentre nelle specialità incrociate sono attese le performance di Marquise Goodwin e Marquis Dendy e, in misura minore, di Keturah Orji tra le donne del triplo.

LANCI – Da sempre punto di forza della compagine maschile è il getto del peso, con Joe Kovacs che sulla carta ha almeno un metro di vantaggio su Kurtis Roberts e Jordan Clarke, con il mitico Reese Hoffa a dar fastidio a tutti; Michelle Carter una spanna sulle altre tra le ragazze.

Disco, martello e giavellotto non hanno grandi nomi al via, ma la lotta sarà serrata, seppur non è detto che gli USA presentino tre atleti per ognuna di queste discipline. Tuttavia i nomi nuovi del giavellottista Cyrus Hostleter e della sua omologa Kara Kinger sono degni di considerazione.

Segnalando che Ashton Eaton sarà una volta di più protagonista del decathlon, non rimane che attendere una settimana di sfide infuocate.

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gianluca.pessoni@oasport.it

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