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Basket, Preolimpico Torino 2016: questa è davvero l’Italia più forte di sempre

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Il Preolimpico di Torino è ormai alle porte e proprio questo appuntamento casalingo, che vale la qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016, è l’ultima possibilità per questa Italia di essere veramente definita la nazionale più forte di sempre. Sulla carta non c’era mai stato così tanto talento all’interno del gruppo azzurro, ma va comunque ricordato che questa è solamente la seconda volta che tutti questi giocatori si trovano insieme in una manifestazione ufficiale. Anche lo scorso anno agli Europei qualche infortunio di troppo aveva condizionato il rendimento della squadra allenata allora da Simona Pianigiani, che raggiunse il quinto posto, risultato comunque soddisfacente ma che lasciava molto amaro in bocca.

Da Berlino e Lille a Torino è cambiato molto e soprattutto la Federazione ha deciso di cambiare guida tecnica e di affidarsi ad Ettore Messina. Proprio l’allenatore siciliano rappresenta il vero punto di forza di questa nazionale, perchè in campo europeo in pochissimi possono vantare il palmares del 56enne di Catania, che ha avuto anche la capacità di farsi apprezzare in NBA, dove tra qualche stagione sicuramente diventerà il primo capo allenatore europeo di una franchigia americana. Il grande compito di Messina è quello di creare un gruppo forte e soprattutto vincente e questa è sempre stata una sua caratteristica come dimostrano la sua Virtus Bologna o il suo CSKA Mosca.

Le stelle di questa rosa saranno senza dubbio Danilo Gallinari e Marco Belinelli. Per classe, talento ed esperienza sono loro i leader dentro e fuori dal campo. La principale sensazione è quella che questa Italia “andrà dove la portano il Gallo e il Beli”.
Due stelle, ma se questa è la nazionale più forte di sempre è perchè il talento è in abbondanza e nell’ipotetico quintetto titolare Ettore Messina dovrebbe fare affidamento su Daniel Hackett, Gigi Datome ed Andrea Bargnani. Il primo ha sempre avuto un rapporto altalenante con la maglia azzurra, ma è il play che è sempre mancato a questa nazionale; il secondo è il capitano sempre presente ad ogni occasione, ma è anche un giocatore di un’intelligenza rara e di una classe sopraffina, capace di far innamorare di sé anche l’esigente pubblico di Istanbul; il terzo, invece, è croce e delizia della pallacanestro italiana, rimasto in un limbo anche a causa dei troppi infortuni in carriera, ma in campo europeo un centro con le sue caratteristiche non lo ha davvero nessuna nazionale.

Anche la panchina è un grande punto di forza di questa nazionale. Il sesto uomo azzurro è Alessandro Gentile, mix di potenza e classe come pochi in Europa ed ormai pronto al grande salto in NBA. Poi ci sono giocatori di importanza veramente rara come Niccolò Melli, Marco Cusin, Pietro Aradori, Andrea Cinciarini, solo per fare alcuni nomi: uomini capaci di giocare tanti o pochi minuti, ma pronti a dare sempre lo stesso solido contributo.

Non bisogna dimenticare anche la freschezza e la gioventù di Amedeo Della Valle e Awudu Abass. Il primo c’era già agli Europei, ma non ha mai giocato, mentre l’ex capitano di Cantù è alla prima vera esperienza con la maglia azzurra. Anche loro potranno recitare un ruolo da protagonisti soprattutto nei famosi “quintetti speciali” di Ettore Messina.

Questa è proprio l’ultima grande caratteristica di questa nazionale: la capacità di poter variare una quantità infinita di quintetti, senza mai perdere l’enorme potenziale che questa squadra possiede. C’è davvero la possibilità di giocare con un quintetto basso formato da grandi tiratori, ma anche un alto (Belinelli play, Gentile guardia, Gallinari da tre e doppio centro) difficilmente marcabile dalle squadre presenti a Torino, oppure alternare quintetti difensivi ad altri iper offensivi.
Un’Italia che si lascia modellare e che potrà avere molte facce al Preolimpico, sperando alla fine che anche la fortuna aiuti questa nazionale e che ad agosto alla Carioca Arena possa sventolare anche la bandiera italiana.

 

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andrea.ziglio@oasport.it

Foto di pagina FB della FIP

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