Calcio
Calcio, Europei 2016: Spagna-Repubblica Ceca 1-0. Iniesta illumina, Piqué decide. Le pagelle
Pagelle Spagna:
De Gea, 7: primo tempo da spettatore non pagante, attento su Necid e Hubnik. Non sembra patire le voci extra campo e al 92′ è decisivo su Derida.
Juanfran, 6.5: determinato sulla destra, attacca a testa bassa e duetta bene con Silva.
Piqué, 7: dominatore sulle palle alte, la Spagna fa la partita e in difesa non corre troppi rischi, ma il centrale del Barcellona giganteggia e firma il match.
Sergio Ramos, 6: sterile se si proietta in avanti e deconcentrato al 57′, quando si perde Hubnik che, fortunatamente per lui, conclude debolmente.
Jordi Alba, 6.5: esce alla distanza, sfiorando il gol di mancino e regalando sempre cross potenti e precisi. Che, però, non vengono sfruttati.
Iniesta, 7.5: insegna calcio, anche a 32 anni. Si inventa due o tre lanci da paura, ma i compagni non riescono a finalizzarli, fino all’assist buono per l’1-0 di Piqué.
Busquets, 6: diga davanti alla difesa che, però, contro una Repubblica Ceca così blindata serve poco.
Fabregas, 6: strappa la sufficienza in extremis salvando sulla linea in anticipo su Kaderabek. Ma non cambia ritmo in fase offensiva. Dal 70′ Thiago Alcantara, 6.5: entra bene in partita, Limberský lo ferma all’ultimo.
Silva, 7: insieme a Iniesta, l’iberico più ispirato. Manda (quasi) in porta Morata e sfiora il palo al 73′. Veterano insostituibile.
Morata, 6.5: nuovo taglio di capelli, ma stessa sostanza di sempre. Fa reparto quasi da solo (e nel 4-3-3 non dà il meglio di sé) e sfiora il gol in tre occasioni. Sorprendente la sua prematura sostituzione. Dal 62′ Aduriz, 6: non ha grandi chance.
Nolito, 5.5: spesso in fuorigioco, poco concreto e talvolta in ritardo negli inserimenti. Non una prestazione memorabile, visti soprattutto i nomi al posto di cui ha giocato. Dall’82’ Pedro, 6.5: cambio decisivo per l’inerzia psicologica.
All. Del Bosque, 6: rischia di steccare all’esordio e non sarebbe stato esente da colpe. Perché togliere Morata così presto? Sullo 0-0 il doppio centravanti avrebbe fatto comodo. Poi ringrazia Piqué.
Pagelle Repubblica Ceca:
Cech, 7: bandiera della sua nazionale, almeno tre parate fondamentali per blindare un importantissimo 0-0. Ma viene bucato in extremis.
Kaderabek, 6.5: tiene molto bene a bada Nolito e sfiora addirittura il gol. Si conferma attento su Pedro.
Hubnik, 6: combina di tutto, dal rischio autogol a una quasi rete nella porta giusta. Strappa comunque il 6.
Sivok, 5.5: pulito nelle chiusure e preciso negli anticipi. Annulla prima Morata e poi Aduriz, esordio più che positivo fino a quando si perde Piqué. Errore fatale.
Limbersky, 6: l’ala partita con l’etichetta di nuovo Nedved e arrivata in nazionale come terzino prova a limitare come può un ispirato Silva.
Plasil, 6: esperienza al servizio della Repubblica Ceca, aumenta il pressing a centrocampo e inibisce il gioco spagnolo.
Darida, 6.5: grande mediano, non molla mai ed è l’ultimo ad arrendersi, sfiorando il pari al 92′.
Krejci, 6: più che ala destra fa il fluidificante, pedina necessaria nella linea a 5 del centrocampo ceco che rallenta la Spagna.
Rosicky, 6.5: parte molto bene, poi si allontana dall’area spagnola e fa volume a centrocampo. Dall’88’ Pavelka, sv.
Selassie, 7: il più pericoloso della Repubblica Ceca, collante instancabile su tutta la corsia mancina. Dall’86’ Sural, sv.
Necid, 5.5: qualche sponda, un tiro dalla distanza e poco altro. Ma solo contro Piqué e Sergio Ramos avrebbe potuto fare poco. Dal 75′ Lafata, sv.
All. Vrba, 6: la Maginot ceca crolla solo all’87’. Peccato, perché avrebbe meritato il pareggio. Non ha rimpianti.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: Twitter Uefa Euro 2016