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Calcio, Europei Francia 2016: Ibrahimović sfida l’Irlanda nel gruppo dell’Italia

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Anche se l’attenzione è stata monopolizzata dall’incontro tra Italia e Belgio, sulla carta le due squadre più forti del Gruppo E in questi Campionati Europei di Francia 2016, lunedì si sfideranno anche Svezia ed Irlanda, con la necessità di conquistare punti prima di affrontare gli Azzurri ed i Diables Rouges nei due incontri successivi.

Al Parc Olympique lyonnais di Décines-Charpieu, nei pressi di Lione, l’uomo più atteso sarà naturalmente Zlatan Ibrahimović. L’attaccante del Paris Saint-Germain giocherà dunque in uno stadio che già lo ha visto protagonista, con la chiara intenzione di trascinare la Svezia alla vittoria in un match che sulla carta la vede favorita. I risultati della formazione scandinava, del resto, dipendono moltissimo dalle prestazioni del suo capitano, autore di 62 reti in 113 presenza con la maglia gialloblu. Nel complesso, la squadra svedese, guidata in panchina da Erik Hamrén, punta molto sull’esperienza, come dimostra la presenza di altri veterani come Kim Källström ed Andreas Granqvist, e su un gioco che vedrà Ibra nel ruolo di jolly a tutto campo, come spesso lo abbiamo visto in nazionale.

Se la Svezia punta sull’esperienza dei suoi giocatori cardine, l’Irlanda di Martin O’Neill è addirittura la formazione più vecchia del torneo per età media. Con i suoi quarant’anni, il portiere Shay Given è il più anziano giocatore della competizione continentale, e sono addirittura undici gli elementi della rosa che hanno almeno trentanni compiuti. Capitano e leader dell’attacco, il trentacinquenne Robbie Keane è anche l’unico a giocare al di fuori del campionato inglese, vestendo la casacca dei Los Angeles Galaxy: il suo bottino in nazionale è di 67 reti in 143 presenze. Il difensore del Sunderland John O’Shea, con un passato nel Manchester United, sarà invece il punto di riferimento del reparto arretrato per la nazionale del Trifoglio.

Le chiavi del match, dunque, sembrano risiedere nelle prestazioni della stella Zlatan Ibrahimović da un lato, e dalla capacità di compattezza della formazione in maglia verde. I tre punti possono apparire necessari per far fronte ad un raggruppamento non facile, ma, ad ogni modo, la formula a 24 squadre lascia del margine anche per chi dovesse restare a mani vuote.

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giulio.chinappi@oasport.it

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