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Calcio, Europei Francia 2016: il borsino delle favorite dopo la prima fase. Germania la più solida, Spagna spettacolare

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Conclusa la prima fase di questi Europei 2016 di calcio, tracciamo un mini-bilancio di ciò che si è visto in campo soprattutto da parte delle squadre favorite alla vigilia del torneo continentale.

FRANCIA

Partiamo dai padroni di casa, dunque, primi nel raggruppamento A a quota 7 punti. Ebbene i francesi hanno confermato il proprio status di compagine papabile per la vittoria, per le grande qualità dal centrocampo in su. Capacità che solo in parte si sono viste in questa prima fase  dove la palma del migliore è senza dubbio per Dimitri Payet. Il fantasista del West Ham ha incantato per la visione di gioco e le soluzioni balistiche dalla distanza, vedi il goal contro la Romania valso i 3 punti. Come detto però, la Francia non ha dato quella continuità di gioco che ci si aspettava, spesso sotto ritmo, esponendosi agli attacchi avversari, denunciando lacune difensive notevoli. L’assenza in questa rassegna di Raphaël Varane potrebbe farsi sentire con l’andare avanti del torneo e le occasioni concesse a squadre di medio livello (Albania, Romania) la dice lunga sulla mancanza di equilibrio di una nazionale molto forte negli ultimi 30 metri ma non altrettanto a difesa della propria porta. In più, ancora manca all’appello uno dei leader annunciati dei galletti d’Oltralpe, vale a dire Paul Pogba. Il giocatore della Juventus, forse anche per le tante voci di mercato, non sembra essere sufficientemente concentrato e quando lui fatica, i transalpini sono in difficoltà. Scopriremo a partire dall’ottavo di finale con l’Irlanda, programmato il 26 giugno, se i francesi saranno maggiormente convincenti

GERMANIA

Venendo ai campioni del mondo in carica, i tedeschi sono, probabilmente, quella che ha espresso la maggiore solidità ed equilibrio tra difesa ed attacco 3 goal realizzati zero subiti ed il primo posto nel gruppo C sono dati che rappresentano un buon punto di partenza per la selezione allenata da Joachim Löw. In particolare, con Mario Gomez nel ruolo di prima punta, e i tre trequartisti (Thomas Muller, Mesut Ozil e Mario Goetze), la Germania ha dato le migliori risposte nel rapporto tiri verso la porta e conclusioni concesse all’avversario. Le alternative, poi, non mancano e possono garantire ai panzer teutonici un rendimento standard tale da poterli portare fino al successo che manca, lo ricordiamo, da 20 anni.

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