Calcio
Calcio, Europei Francia 2016: Italia brutta ma compatta. Cosa lascia il dopo Svezia?
Compitino Italia. Una squadra certamente meno brillante rispetto a quella che lunedì ha battuto il Belgio si è presa la qualificazione agli ottavi di finale di Euro 2016 con uno striminzito 1-0 sulla Svezia firmato da Eder all’88’. Nella prestazione azzurra di Tolosa ci sono tante nubi ma anche qualche luce. Con la solita conferma: è una Nazionale compatta, a cui è difficile far gol, che però fatica estremamente a creare gioco se di fronte ha un rivale chiuso.
TATTICA – Marc Wilmots è già alle spalle: la partita preparata dal ct della Svezia Erik Hamren è al livello di quella di Conte. Gli scandinavi pressano alti gli azzurri e, oltre a tentare di fare la gara nei primi minuti, impediscono al centrocampo dell’Italia di respirare. Va da sé che, nonostante la superiorità numerica, alle punte arrivino pochissimi palloni e, soprattutto, non ne scaturiscano azioni di rimessa, il vero punto di forza della Nazionale nel match di Lione. Anche Antonio Conte, poi, ci mette un po’ del suo: formazione non del tutto convincente (senza piedi buoni e con Alessandro Florenzi fuori ruolo) e cambi che non prevedono l’ingresso dei giocatori più talentuosi della rosa, fondamentali per scardinare la difesa bloccata dei gialloblu: Stephan El Shaarawy, Lorenzo Insigne e soprattutto Federico Bernardeschi, infatti, rimangono in panchina.
STANCHEZZA – A parte il cambio Florenzi-Darmian, l’Italia vista contro la Svezia è la stessa di lunedì sera. Pochi giorni di riposo e, inoltre, un cambiamento climatico potenzialmente decisivo: dalla sera alle 21 al pomeriggio alle 15. A tratti gli azzurri sembrano patire la stanchezza, sono sulle ginocchia e faticano a far girare la palla. Se la difesa, comunque, fa sempre buona guardia, è il centrocampo a non brillare, con pochi inserimenti e tante palle perse. Per fortuna, però, che nel finale Eder trova il guizzo vincente. Del resto l’1-0 è una storica costante azzurra contro le “piccole”.
DIFESA – Eppure, come sottolineato anche da Conte, un po’ di meriti questa squadra li ha eccome. E non sono neppure pochi, a contarli tutti. Li elenchiamo brevemente: qualificazione agli ottavi di finale raggiunta con un turno d’anticipo, primo posto nel girone a un passo, due vittorie di fila che mancavano da Euro 2000, quarta partita consecutiva con Gianluigi Buffon imbattuto, zero sconfitte ufficiali nella gestione del ct pugliese e, last but non least, primo match nella storia degli Europei concluso senza subire tiri in porta dagli avversari. Il portierone bianconero era rimasto pressoché inoperoso anche contro il Belgio, segnale che la retroguardia funziona eccome. Una cosa è certa: fare gol a quest’Italia non è semplice. Batterla ancor di meno.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: profilo Twitter Uefa Euro 2016