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Calcio
Calcio, Europei Francia 2016: Polonia-Portogallo 4-6 dcr, brilla Renato Sanches. Le pagelle
Il vantaggio lampo di Robert Lewandowski, la risposta della stellina Renato Sanches, ma poi tra Polonia e Portogallo vince soprattutto la noia (interrotta solo da un’invasione di campo al 110′). La prima semifinalista di Euro 2016 si decide ai rigori: Blaszczykowski sbaglia, Quaresma lancia i lusitani tra le migliori quattro.
Le pagelle della Polonia:
Fabiański, 6: attento quando si accende Cristiano Ronaldo, beffato dalla deviazione involontaria di Krychowiak per il pareggio lusitano.
Piszczek, 6: paradossalmente meglio in fase offensiva che in quella difensiva, dove talvolta si fa trovare fuori posizione.
Glik, 7: imperioso, soprattutto nel primo tempo. Gioca anche d’astuzia con un fallo importante su Cristiano Ronaldo potenzialmente lanciato verso la porta. Spiazza Patricio dagli undici metri.
Pazdan, 6.5: rischia quando atterra Ronaldo in area: poteva starci il rigore. Ma il centrare rivelazione della Polonia a questi Europei per il resto è sempre molto attento.
Jędrzejczyk, 6: fa il suo ma rischia l’autogol sul finire dei tempi regolamentari.
Blaszczykowski, 5: non si accende come contro la Svizzera. A tratti molto isolato, sbaglia il rigore decisivo.
Krychowiak, 6: si trova sulla traiettoria del bolide di Renato Sanches e inganna il proprio portiere. Ma è solo sfortuna, poi archiviata con le sue grandi doti atletiche.
Mączyński, 5.5: fuori dal gioco, la Polonia soffre il predominio territoriale del Portogallo e la fatica si nota. Dal 98′ Jodlowiec, sv.
Grosicki, 6.5: sempre pericoloso sulla fascia di sinistra, uno dei migliori prospetti biancorossi di Euro 2016. Suo l’assist per il vantaggio lampo di Lewandowski. Dall’82’ Kapustka, 6: si vede solo al 120′ con un tiro ribattuto.
Milik, 6: un deviazione che impegna Patricio a metà ripresa e un sinistro potente ma impreciso. Gli arrivano pochi palloni.
Lewandowski, 6.5: finalmente si sblocca, e gli bastano meno di due minuti per quello che è anche il secondo gol più veloce della storia degli Europei, poi ci riprova ma finisce col spegnersi. Ancora un ottimo rigore dopo quello, perfetto, con la Svizzera.
All. Nawalka, 6: solita Polonia difensiva e con poche occasioni in attacco. Sblocca subito la gara, ma poi annoia.
Le pagelle del Portogallo:
Patrício, 6.5: à la Fabianski. Non ha colpe sul gol e non corre altri rischi. Bella parata in tuffo su Kuba.
Cédric, 5.5: liscio gravissimo che permette alla Polonia di sbloccare subito la gara. Nella ripresa sfiora il palo con una botta da fuori.
Fonte, 6: dopo la sbandata iniziale tiene a bada Milik e Lewandowski.
Pepe, 7: una muraglia quasi impossibile da scavalcare. Nel finale ha anche spazio per salire palla al piede.
Eliseu, 6: non commette gravi errori, ma Raphael Guerreiro è di un’altra categoria.
Joao Mário, 6.5: tocca numerosi palloni, il Portogallo sfonda soprattutto da destra quando inizia a giocare. Dall’80’ Quaresma, 6: qualche guizzo, ma non si ripete il Croazia bis. Ma alla fine è ancora decisivo.
William Carvalho, 6.5: palleggiatore e rubapalloni, comanda lui il centrocampo. Dal 96′ Danilo, sv.
Renato Sanches, 7: un primo tempo di rara bellezza ed efficacia per un 18enne che conferma di valere gli 80 milioni di euro (bonus compresi) che il Bayern Monaco ha versato nelle casse del Benfica per prelevarlo in questa finestra di mercato. E’ il terzo marcatore più giovane della storia degli Europei e non sbaglia neanche nella lotteria dal dischetto.
Adrian Silva, 6: fa tutto giusto, ma nulla di speciale. E nei quarti di finale di un Europeo serve sempre qualcosa in più. Dal 73′ Joao Moutinho, 6: possesso palla, ma sterile.
Cristiano Ronaldo, 5.5: logicamente sempre nel vivo del gioco lusitano, tutte le azioni passano dai suoi piedi e, se non ne scaturisce una conclusione verso la porta, c’è un assist brillante per qualche compagno. Eppure nei 90′ non lascia il segno, anzi liscia due potenziali palle gol. Rigore impeccabile.
Nani, 6.5: davvero rinato a Euro 2016. Potrebbe fare molto comodo all’Inter, che lo insegue da anni. Corsa, qualità e intelligenza tattica.
All. Fernando Santos, 6: la sua squadra si fa sorprendere a inizio partita ma poi, forse, meriterebbe di più nei tempi regolamentari. E infatti raccoglie i conti col destino.
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francesco.caligaris@oasport.it
Foto da: Twitter Uefa Euro 2016