Calcio
Calcio, Europei Francia 2016: sicurezza al massimo per il rischio attentati, ma non cambia il programma
Dopo i recenti attentati di Parigi, l’apprensione per possibili episodi di questo tipo è cresciuta al massimo in Francia, vista l’organizzazione dei Campionati Europei di calcio. Le autorità francesi hanno messo in atto un dispiegamento di forze di sicurezza senza precedenti per permettere il regolare svolgimento della manifestazione, ma nessuna modifica è stata prevista al programma dell’evento. Anche le famose fan zones, aree dotate di schermi giganti per assistere alle partite, che hanno fatto molto discutere in Francia, alla fine saranno regolarmente aperte, compresa quella di Saint-Étienne, il cui comune è stato l’ultimo a dare il proprio avallo.
Sebbene l’opinione pubblica tema soprattutto attentati di matrice islamica, i recenti fatti di cronaca parlano principalmente di gruppi di estrema destra che avrebbero programmato attentati. Qualche giorno fa, un venticinquenne francese è stato arrestato dalle autorità ucraine al confine con la Polonia, con un carico di armi e di 125 kg di esplosivo. Secondo quanto emerso, quest’uomo apparterrebbe ad un gruppo politico di ispirazione nazionalista, ed avrebbe programmato quindi attentati da mettere in atto durante gli Europei. A confermarlo è stato Vassil Grystak, capo dei servizi segreti ucraini, secondo il quale gli obiettivi sarebbero stati i luoghi di culto ebrei e musulmani, ma anche alcuni edifici pubblici francesi.
Nel frattempo, anche i servizi segreti britannici e statunitensi hanno inviato notizie importanti ai loro colleghi francesi circa il rischio di attentati durante la competizione. Ad ogni modo, uno stato d’urgenza resterà in vigore in tutta la Francia fino al 26 luglio, dunque anche per le due settimane successive agli Europei ed includendo tutto lo svolgimento del Tour de France, altro evento sportivo di portata planetaria, che si concluderà a Parigi il 24 luglio.
Sia per gli Europei che per il Tour, dunque, gli eventi sportivi si svolgeranno regolarmente secondo il calendario e le modalità stabilite in precedenza. Lo stesso presidente francese François Hollande, infatti, ha sottolineato come delle modifiche in tal senso sarebbero un segnare di cedimento alla paura, e dunque una vittoria per i terroristi.
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giulio.chinappi@oasport.it