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Formula 1
F1, GP Austria 2016: Mercedes altro dominio? Marchionne, ultimatum a Raikkonen
Dopo l’affascinante appuntamento di Baku, il Circus della F1 torna in uno dei circuiti più tradizionali della sua storia, vale a dire il Red Bull Ring di Zeltweg. In casa di Dietrich Mateschitz, patron della RB, saremo all’ennesima puntata dal titolo “Si può battere la Mercedes?”. Osservando la storia recente, sembrerebbe di no. Nel GP passato, la manifesta superiorità, in termini di aerodinamica e potenza, è stata quasi imbarazzante, specie nell’ora di qualifica. Nico Rosberg, vincitore dell’ultimo round citato e sempre più leader del campionato a quota 141 punti (24 lunghezze di vantaggio su Lewis Hamilton e 45 sul ferrarista Sebastian Vettel), avrebbe potuto fermarsi nel corso della gara e visitare le meraviglie della città azera. In Austria il timore è che la musica non cambi, visti i precedenti di due vittorie firmate proprio da Nico nel 2014 e 2015. La W07 Hybrid, sul lungo rettilineo davanti ai box e le curve di medio carico, dove conta moltissimo l’inserimento con l’anteriore, potrebbe fare nuovamente la differenza. In più, in avvicinamento a questo weekend, sono circolate alcune voci, dal portale tedesco Auto Motor und Sport. secondo cui le frecce d’argento avrebbero in dotazione un sistema capace di scaldare significativamente l’asse e i freni, in modo da garantire un vantaggio, in termini di prestazione, ed offrendo una maggiore superficie della gomma sull’asfalto”, “giocando” con le pressioni. Non c’è che dire, un’idea geniale che però, se verificata, andrebbe contro la rigidità imposta nel numero di psi.
Al di là di questo, guardando alla Ferrari, la situazione è sempre la stessa: macchina estremamente avveniristica sotto ogni profilo ma difficile da mettere a punto, specie nell’ora di qualifica. In più, l’atavico problema dello sfruttamento degli pneumatici chiude il cerchio. E’ verosimile pensare che anche in Austria si lotterà per il terzo gradino del podio, a meno di guasti delle Mercedes? Probabilmente si. Di questo e molto altro ha parlato il Presidente Sergio Marchionne che, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha esposto il proprio pensiero circa la gestione sportiva della Rossa: “La Ferrari SF16-H è nata con idee nuove rispetto al 2015 – le prime parole di Marchionne – Sulla carta, quando venne disegnata, aveva una bellezza estetica e ingegneristica che, messa in pista, ha portato a conseguenze diverse da quelle che erano attese. Stiamo cercando di domare la macchina per capire di che cosa ha bisogno per essere produttiva a livello prestazionale. È una vettura difficile, veramente difficile”. Il massimo dirigente di Maranello ha poi sottolineato che è ancora in corso un lavoro di rinnovamento a tutti livelli: “Telaio e aerodinamica, cose essenziali su cui noi abbiamo sempre dichiarato di avere deficienze tecniche interne. La storia che ci sentiamo inferiori agli inglesi perché i concetti di telaio e aerodinamica sono prettamente britannici? Tutte cavolate. La Ferrari deve “internalizzare” queste deficienze, facendole diventare la propria forza”. In tema di cambiamenti non poteva mancare il quesito sul futuro di Kimi Raikkonen ed il manager ha chiarito: “Dipende da lui. Su Kimi non ci illudiamo, la sua continuità alla Ferrari dipende da come guida. Deve veramente far vedere che si merita una Ferrari. Altrimenti credo che sia anche scelta sua di non continuare. Arriverà pure il momento mio di andarmene, l’ho già annunciato…” – aggiunge a sorpresa. Prepariamoci dunque ad un’altra rivoluzione?
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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