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Formula 1
F1, la Ferrari è davvero migliorata? La situazione attuale confrontata con la stessa del 2015
A poco più di tre giorni al via del GP d’Austria di F1, nono appuntamento appuntamento stagionale, la Ferrari continua la caccia alla prima vittoria stagionale. Oggi confronteremo i risultati ottenuti sinora dal Cavallino con gli stessi della prima parte del Campionato 2015
Qualifiche. Tenendo presente che per il Mondiale attuale è stata disputata una gara in più rispetto allo scorso anno (il GP d’Europa di Baku ha debuttato proprio nel 2016), nelle prime otto competizioni del 2015 i migliori risultati furono due secondi posti di Sebastian Vettel nei GP di Malesia e Bahrein, mentre nell’annata in corso si rilevano quattro partenze in terza posizione, sempre da parte del pilota tedesco, in Australia, Bahrain e nelle ultime prove di Montreal e Baku.
Piazzamenti finali. Come detto in precedenza, nel 2016 la scuderia di Maranello non ha mai portato a casa una vittoria, nonostante alcune prestazioni accettabili come quella del Canada (gara persa a causa di un errore di strategia), mentre nel 2015 l’ex della Red Bull ha conquistato i 25 punti nel GP della Malesia. Per quanto riguarda i podi, in questa stagione la Ferrari è salita almeno sul gradino più basso in 5 occasioni: tre secondi posti di Vettel (Cina, Canada, Europa) e due di Kimi Raikkonen (Cina, Spagna), con due terze piazze del tedesco (Australia, Spagna) ed una del finlandese in Russia. Nelle otto gare disputate sino al GP di Spielberg, anche nel 2015 sono sei le comparse sul podio dei ferraristi, suddivise in un secondo posto di Raikkonen in Bahrein, oltre alla sopra citata vittoria araba, la seconda posizione a Montecarlo e la terza piazza in Australia, Cina e Spagna di Vettel.
Classifiche. In entrambe le circostanze, i ferraristi inseguono la coppia della Mercedes stabile al comando della classifica piloti. Nella stagione in corso, Vettel dista dal leader Rosberg 45 punti e Raikkonen segue a +60; nel 2015 le posizioni sono le stesse, ma le lunghezze di distacco da Hamilton (che alla fine del GP canadese guidava il ranking) scendevano a -43 per l’ex pilota della Red Bull e salivano a -79 per il finnico. Pertanto alla luce di questi dati, per Arrivabene e soci c’è ancora molto, molto lavoro da fare per colmare il gap con la scuderia di Stoccarda.
Foto: Pier Colombo