Ciclismo

Giro del Delfinato 2016, tutti i big presenti: da Froome ad Aru, antipasto di Tour

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Il Giro del Delfinato, che scatterà domenica, ha il sapore di Tour de France. Per l’appartenenza geografica, per la collocazione in calendario e per il peso specifico, ad un mese dalla Grande Boucle, di una corsa che può dare tante indicazioni sullo stato di forma dei protagonisti attesi nella corsa al podio dei Campi Elisi. Tanti i big presenti per un menù da leccarsi i baffi.

FROOME Chris: non corre dal sofferto Giro di Romandia, salvato in extremis con una vittoria di tappa che è stato un vero e proprio schiaffo a tutti coloro che lo additano come corridore robotizzato con un attacco a lunga gittata a portato a buon fine con gambe e cuore. È il favorito, come lo sarà per il Tour. Sulla singola prestazione non è inferiore a nessuno e con due maglie gialle già nel palmares ha esperienza sulle strade francesi. Per lui e per la Sky sono prove generali.

CONTADOR Alberto: si avvicina a quello che potrebbe essere il suo ultimo Tour. Per quanto espresso sulla strada il più forte corridore da corse a tappe del dopo-Armstrong. La Grande Boucle, secondo gli almanacchi, gli manca dal 2009 e non può arrendersi senza combattere. Già al Delfinato potrebbe provare a lasciare il segno ma il suo obiettivo è ancora relativamente lontano.

ARU Fabio: per lui solo 23 giorni di corsa alle spalle. Pochi, ma ormai siamo abituati alla sua gestione della stagione. Nei prossimi due mesi è chiamato ad una prova di maturità importante ma non ci sarebbe da stupirsi se la prossima settimana dovesse pagare dazio rispetto ai rivali. L’Astana sa come impostare la sua preparazione e l’esordio al Tour è stato preparato nei minimi dettagli con lui e con la squadra che lo scorterà.

PINOT Thibaut: il francese della Fdj sembra aver fatto un passo avanti importante proprio in questa stagione. I tempi sono maturi per tornare a vedere un atleta francese a competere fino in fondo per la vittoria a Parigi. Fase della stagione ovviamente fondamentale anche per lui, per trovare il giusto colpo di pedale dopo una prima parte nella quale non è mai uscito dalla top 5 nella classifica finale di una qualsiasi corsa a tappe.

BARDET Romain: forse meno adatto alle corse a tappe di Pinot, potrebbe però giocarsi il successo al Delfinato. 12 mesi or sono ha regalato spettacolo e tende a correre in maniera aggressiva, date anche le sue caratteristiche. Come tanti altri non attacca il numero sulla schiena dal Romandia ma probabile abbia già una gamba più che discreta.

PORTE Richie: l’ex alfiere di Froome, passato alla BMC, deve dimostrare di valere la fiducia concessa dalla nuova squadra. Più concreto nelle brevi corse a tappe, pecca in continuità sulle tre settimane. Da domenica ce lo aspettiamo davanti, specialmente in salita.

ALAPHILIPPE Julian: ha dominato il Tour of California dopo una campagna delle classiche positiva a metà. È pronto ad esplodere in maniera definitiva, l’unica domanda è: quando?

LANDA Mikel: archiviati i problemi fisici al Giro, dovrebbe mettersi a disposizione di Froome secondo i piani tattici del Team Sky. Però potrebbe sfruttare la prima metà della corsa rosa, che teoricamente dovrebbe dargli qualcosa di più rispetto al compagno e ai rivali. Certo, è sempre un’incognita.

DUMOULIN Tom: è un nome che ormai incute sempre timore. In salita non vale i migliori ma sa gestirsi. Non avrà a disposizione cronometro per accumulare vantaggio ma sugli 8 giorni di corsa è un nome da tenere sempre in considerazione. Anche per lui la condizione è difficile da decifrare.

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