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Nuoto, Trofeo Settecolli 2016: i 200 sl divini della Pellegrini. Detti trionfa anche negli 800 sl davanti a Paltrinieri

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La terza ed ultima giornata di finali del Trofeo Settecolli 2016 in Roma, aveva un focus su tutti: i 200 stile libero di Federica Pellegrini. Ebbene la campionessa azzurra non ha deluso le attese e, dopo il record italiano assoluto di ieri (53″18), oggi col crono di 1’54″55 ha fatto segnare il primato nazionale in tessuto, la seconda prestazione mondiale dell’anno ed ha inviato un chiaro messaggio alle sua avversarie per le medaglie a Rio. Una prestazione pazzesca se pensiamo al periodo di allenamento. Il 56″46 di passaggio ai 100 metri, di 7 decimi più lento rispetto alla prestazione di Riccione, è sintomo che Federica ha ancora ampi margini di miglioramento e quindi nulla è precluso. 200 metri divini che sono valsi la vittoria, mettendosi alle spalle una brillante Michelle Coleman (1’55″88), segno che la Svezia anche in ottica 4×200 può contare su un’altra freccia importante, e l’ungherese Boglarka Kapas in 1’58″05. Non particolarmente lusinghieri i riscontri cronometrici delle altre azzurre ovvero: Alice Mizzau (1’59″39), Chiara Masini Luccetti (1’59″65) e Stefania Pirozzi (1’59″87) a testimoniare le difficoltà della 4×200 stile libero donne.

Nella gara regina trionfo del francese Jeremy Stravious in 48″79, autore di un’ottima seconda parte di gara, in rimonta su un Luca Dotto, appesantito dai carichi di lavoro cui si sta sottoponendo, (49″18) giunto secondo e davanti ad un Filippo Magnini lontano dal 48″99, terzo alla tocco della piastra in 49″51. Non arrivano, quindi, buone notizie per la 4×100 stile libero. 

Nei 200 dorso uomini ottima prova di Christopher Ciccarese che, con una condotta di gara aggressiva (passaggio ai 100 metri di 56″36) avvicina il tempo limite necessario per Rio 2016. In 1’57″96 l’atleta romano si è portato a 6 decimi dal minimo B e potrebbe essere comunque convocato sulla base di alcune considerazioni del ct Cesare Butini. Ciccarese ha preceduto nell’ordine Michele Malerba in 1’58″94 e Luca Mencarini in 1’59″16. Nella medesima specialità al femminile, Margherita Panziera (2’10″21) è seconda alle spalle della canadese Kylie Masse (2’08″79), autentica dominatrice di questo stile al Foro Italico, e come il suo compagno di squadra si porta a soli 6 decimi dal tempo richiesto (2’09″6). Per l’atleta dell’Aniene vale lo stesso discorso fatto precedentemente.

Arriva al tris di Laszlo Cseh nella farfalla. Reduce dai brillanti successi nei 100 e 200 farfalla, il campione magiaro va a segno anche nell’unica vasca in 23″58 mettendo la mano davanti a Piero Codia 23″73 ed Adam Barrett 23″80. Nella finale femminile successo per l’eterna Therese Alshammar in 25″94 battendo l’enfant prodige Audrey Oleksiak (26″08) e la nostra Silvia Di Pietro in 26″32. Ultimo posto per Ilaria Bianchi in 27″30 che conferma non di prediligere particolarmente la distanza.

Resta distante 1″ Flavio Bizzarri dal pass olimpico nei 200 rana. Il 2’11″00, con cui ha vinto la gara, non è sufficiente per volare ai Giochi e vedremo se per l’azzurro verranno fatte considerazioni diverse. Alle spalle di Bizzarri troviamo Daniel Gyurta in 2’11″12 e Giedris Titenis in 2’11″70  con lo stesso crono di Luca Pizzini, medaglia di bronzo agli Europei di Londra. Assai deludente per i colori italiani anche le quattro vasche al femminile vista la vittoria della nipponica Kanako Watanabe in 2’24″20 a precedere Giulia De Ascentis in 2’26″59 e l’ungherese Anna Sztankovics 2’26″60 mentre Lisa Fissneider non è andata oltre la settima posizione in 2’28″31.

Nei 200 misti ottima la prova di Ilaria Cusinato che ripete, più o meno, lo stesso crono degli Assoluti primaverili, conquistando il successo 2’12″80 battendo di appena 8 centesimi la svizzera Maria Ugolkova (2’12″88) e Dalma Sebestyen (2’13″08). Fuori dal podio Carlotta Toni (2’13″21), Luisa Trombetti 2’13″51 e Sara Franceschi 2’14″51. Al maschile, tempi oggettivamente mediocri col successo di David Verraszto in 2’00″09.

La chiosa della giornata non poteva che essere coi due “gemelli diversi” del nuoto Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri ed ancora una volta è Detti ad imporsi negli 800 stile libero in 7’43″06 (seconda prestazione del 2016) mettendosi alle spalle Greg, sensibilmente distanziato (7’50″98) e Marcelo Acosta (8’00″14),

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Foto di Enrico Spada

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