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Pallanuoto, Super Final World League: un Settebello a più facce. Rio è vicina

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Si sono concluse con l’attesa vittoria della Serbia (la quarta consecutiva) le Super Final di World League in Cina, a Houizhou. Presenti otto delle migliori nazionali al mondo, tra le quali il nostro Settebello: com’è andata la competizione per la nazionale di Sandro Campagna?

Un’Italia a più facce quella vista in Oriente. L’inizio era stato positivo, con la convincente vittoria sull’Australia all’esordio, poi un calo netto. Nella seconda giornata una bruttissima sconfitta con la Grecia, seguita dal successo tutt’altro che semplice con il modesto Giappone. Problemi in ogni dove: spiccano difesa e realizzazione con l’uomo in più. Difficile trovare una scusante, ma si sono fatte sicuramente sentire le due assenze più pesanti in questa manifestazione: Alex Giorgetti, che sta attraversando un periodo non facile (ma è pronto per le Olimpiadi), e Stefano Tempesti, portierone e capitano della nazionale, fermato da un infortunio all’occhio dal quale comunque si sta rimettendo.

La reazione d’orgoglio però è arrivata all’inizio delle fasi finali. Prima il bel successo sul Brasile di Ratko Rudic nei quarti di finale, con una grande prova di squadra (a segno praticamente tutti gli uomini di movimento), poi il momento più importante, la semifinale con la fenomenale Serbia. Mission impossible alla vigilia, impresa sfiorata a fine match: gli azzurri se la sono giocata alla pari con Filipovic e compagni, giocando per due quarti e mezzo sullo stesso livello dei campioni del mondo e d’Europa in carica. Non è servita ai fini del risultato, ma per il morale una performance simile può essere utilissima. Da dimenticare invece l’ultimo incontro con la Grecia, valido per il bronzo.

Rio è vicina, il cammino è appena cominciato. 

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Renzo Brico

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