Ciclismo
Tour de France 2016: Chris Froome cerca il tris ma sarà la maglia gialla più difficile
Esploso alla Vuelta a España del 2011, confermatosi nel 2012 al Tour de France e finalmente vincente, 12 mesi dopo, ancora alla Grande Boucle. Da allora un altro successo al Tour, nel 2015, e la palma di miglior corridore di corse a tappe del mondo. Il Tour de France 2016, per Chris Froome, rappresenta uno spartiacque fondamentale all’interno di una carriera che per certi versi sorprendente ma già superlativa.
Il percorso della Grande Boucle, sin dalla prima settimana, presenterà tutte le situazioni che fino ad oggi lo hanno messo in difficoltà. Tappe con tante salite e una terza settimana da incubo che potrebbe ribaltare la situazione. Anche quando ha vinto Froome ha patito gli ultimi giorni di corsa e sia nel 2013 che nel 2015, gli unici termini di paragone veramente affidabili per valutarlo, le sue prestazioni sono calate in maniera preoccupante nell’avvicinamento a Parigi.
Embelamatiche in tal senso le difficoltà dello scorso anno sull’Alpe d’Huez, quando ha subito l’attacco di Nairo Quintana, che sarà il suo principale avversario a partire da settimana prossima sulle strade di Francia, faticando anche a tenere il ritmo dei compagni del Team Sky che però gli hanno consentito di difendere il margine accumulato precedentemente e conquistare la seconda maglia gialla della carriera.
Certo, le sue abilità in salita e sopratutto a cronometro potrebbero permettergli di accumulare un vantaggio non trascurabile nelle frazioni più adatte, ma sarà costretto ad affrontare il Tour de France più impegnativo di tutta la sua carriera.
Per la prima volta, pur riconoscendo le sue doti, non ci sentiamo di indicarlo come primo favorito basandoci su quanto successo in passato e valutando un potenziale scenario di gara che sembra favorire Quintana, anche per i bookmakers vicinissimo al britannico. Detto questo, è probabile che dato il percorso Froome abbia lavorato con la squadra per limitare i difetti ma alcune doti, come il recupero, sono difficilmente allenabili e migliorabili oltre i propri limiti naturali.
Froome si presenterà alla partenza del Tour de France per puntare alla tripletta e conquistare la maglia gialla per il secondo anno consecutivo. Ma mai come oggi la sua superiorità sembra vacillare: una prova vincente e matura potrebbe definitivamente consacrarlo come il più forte del mondo, forse il più forte degli ultimi 10 anni nelle grandi corse a tappe, pur con il neo di non aver ancora vinto un Giro d’Italia o una Vuelta a España come Vincenzo Nibali e Alberto Contador.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: Pagina Facebook team Sky