Ciclismo
Tour de France 2016: la prima grande avventura di Fabio Aru
È tutto pronto. Tra poco più di una settimana prenderà il via il Tour de France 2016: Fabio Aru, nonostante sia all’esordio nella corsa transalpina, è tra i maggiori indiziati al fine di lottare per le prime cinque posizioni e il podio.
Passato professionista come predestinato, fino ad ora ha sempre confermato di valere le attese riposte nei suoi confronti. Di anno in anno è sempre cresciuto, costruendo passo dopo passo i primi podio al Giro d’Italia, le prime vittorie alla Vuelta del 2014 contro i più forti al mondo, una seconda posizione ancora al Giro per poi conquistare, a fine 2015, il primo successo in un grande giro salendo sul gradino più alto del podio alla Vuelta a España.
Il sardo si presenterà ai nastri di partenza del Tour senza l’incombenza del risultato. L’Astana, che ha vinto gli ultimi due grandi giri disputati, non ha bisogno di vittorie a tutti i costi e lui, essendo alla prima esperienza in una corsa particolare come la Grande Boucle, potrebbe pagare dazio. Dai ritmi altissimi in corsa fino alle frenetiche operazioni una volta finita, Aru sarà catapultato in un circo cui non era abituato, specialmente se dovesse andare bene.
Complice questi fattori e la presenza di atleti come Froome, Quintana e Contador, è difficile chiedere a Fabio di salire sul podio o di portare la maglia gialla fino ai Campi Elisi. Un obiettivo alla portata e realistico potrebbe essere un piazzamento tra i primi 5, possibilmente ai piedi del podio per confermare quanto di buono fatto da lui e dalla squadra in fase di preparazioni.
Il percorso è certamente adatto alle sue caratteristiche di scalatore con poco più di 50 chilometri a cronometro, di cui una molto somigliante ad una cronoscalata. Da quest’avventura Aru deve trarre esperienze vitali in vista dei prossimi anni, provando ad attaccare ma senza strafare e compromettere una preparazione mirata e meticolosa per l’appuntamento più importante della sua stagione.
La squadra, che è stata presentata oggi, può dargli un aiuto importante e la stessa presenza di Vincenzo Nibali, che da tanti viene vista come eccessiva, può deresponsabilizzarlo e aiutarlo a vivere con maggiore serenità anche le giornate difficili che, per forza di cosa, si presenteranno sul suo cammino.
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gianluca.santo@oasport.it