Ciclismo

Tour de France 2016, tredicesima tappa: Bourg Saint Andeol-La Caverne du Pont d’Arc

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I corridori del Tour de France 2016 non potranno certo riposare dopo le fatiche del Mont Ventoux, perchè la tredicesima tappa prevede la cronometro individuale, altra frazione cruciale per la lotta alla Maglia gialla.

Il percorso non è propriamente per specialisti, con 37,5 km che presentano una parte centrale piuttosto piatta, un tratto in discesa seguito da un altra sezione pianeggiante e ben due salite, una all’inizio per rompere il fiato e l’altra alla fine della tappa.

Non sono ascese particolarmente impegnative, ma il posizionamento è stato molto intelligente. La prima, la Cote de Bourg Saint-Andeol, verrà affrontata, di fatto, fin dal km zero, e sarà importante trovare subito un buon ritmo In vetta, dopo 7 km, ci sarà il primo intertempo, seguito da un tratto piuttosto liscio di circa 15 km. A questo punto, discesa verso il secondo rilievo cronometrico, sito presso il Pont-d’Arc, e successiva ascesa verso il traguardo di Caverne du Pont-d’Arc, più pedalabile rispetto alla precedente, ma che in una crono può fare la differenza per chi ha esagerato nella prima parte di gara.

Nella lista dei favoriti ci sono ovviamente i grandi specialisti delle prove contro il tempo, tra i quali Fabian Cancellara, Tony Martin, Rohan Dennis, Taylor Phinney e Jonathan Catroviejo, ma non dimentichiamo che lotteranno per il successo anche gli uomini di classifica, che hanno un buon rendimento contro il tempo. Per questa ragione, tendiamo a considerare al pari degli specialisti Richie Porte, Chris Froome, Alberto Contador e Tejay Van Garderen, con Nibali e Aru che proveranno a difendersi, al pari di tutti gli altri big. Curiosità per vedere la coppia Movistar Quintana/Valverde e da Thibaut Pinot, migliorato molto, mentre per gli scalatori puri come Rodriguez sarà più facile non sfigurare dinanzi agli specialisti.

Entrambe le località, sia di partenza che di arrivo, sono una primizia per il Tour. Da un lato abbiamo Bourg Saint-Andeol, cittadina sul Rodano nota per un antico ponte e per il martirio di Sant’Andeolo nel 208 d.C., da cui prende il nome. Per il Tour si tratta di una città di tappa inedita, ma non per il ciclismo, visto che in zona si tiene la Classica Sud Ardèche e, nel 2010, c’è stato un arrivo del Giro del Delfinato, con vittoria di J.J. Haedo. Dall’altra parte c’è invece la Caverne du Pont-d’Arc, che ha una storia curiosa. Si trova nel comune di Vallon Pont-d’Arc, dove nel 1994 è stata scoperta una grotta con le più antiche manifestazioni di arte preistorica (circa 36mila anni fa). La grotta, ribattezzata Chauvet dal nome del suo scopritore, dal 2015 ha una perfetta replica aperta al pubblico, la Caverne du Pont-d’Arc, appunto, nei pressi della quale i corridori concluderanno la loro cronometro. Per il Tour luogo inedito, dicevamo, non per il ciclismo, con un arrivo della Parigi-Nizza datato 2009 (vittoria di Jérémy Roy).

Foto: Le Tour

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