Editoriali
Virginia Raggi sindaco della Capitale – Olimpiadi Roma 2024: candidatura a rischio?
Per i sostenitori della candidatura olimpica di Roma 2024, il risultato del ballottaggio per le elezioni comunali non avrebbe potuto riservare un esito peggiore, con il trionfo nettissimo (ed annunciato) di Virginia Raggi (Movimento Cinque Stelle). Niente da fare, invece, per Roberto Giachetti (PD).
Premessa d’obbligo: OA, il Tempio dello Sport, non ha mai preso e mai prenderà posizioni politiche. Si tratta di un campo molto lontano dagli argomenti che trattiamo. In questo caso, tuttavia, vogliamo cercare di capire cosa potrebbe cambiare nella corsa per ottenere l’assegnazione dei Giochi.
E’ chiaro che, a questo punto, il Comitato Organizzatore, che sin qui dietro le quinte ha lavorato in maniera discreta ed efficace (tanto che, sottobanco, si vociferava persino di un vantaggio della Capitale rispetto a Parigi, Los Angeles e Budapest), si troverà il nemico principale proprio in casa.
La Raggi, come naturalmente tutto il Movimento Cinque Stelle, ha da sempre espresso pareri contrari alla candidatura, anche se non sono mancate aperture e continui cambi di opinione. La 37enne è passata dalla seguente posizione iniziale: “Nel 2024 i romani saranno sommersi dalle buche. Dobbiamo pensare all’ordinario, la città ha un debito enorme“; ad una frase di disgelo avvenuta dopo l’incontro con il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Non ho nessun pregiudizio verso le Olimpiadi“; passando poi per un perentorio “E’ criminale parlare di Olimpiadi“, fino all’ultima virata in fase di ballottaggio: “Sono contraria alle Olimpiadi oggi, non in assoluto“.
Resta da capire quale posizione terrà ora il nuovo sindaco di Roma. Se resterà contraria, la candidatura è destinata ad affondare, a discapito del grande e proficuo lavoro svolto finora.
Lo stesso Malagò è stato chiaro: per vincere servono Comune, Coni e Governo, in rigoroso ordine alfabetico. Se viene a mancare il sostegno di una di queste tre componenti, la barca affonda…
Pare che Virginia Raggi sia possibilista sull’ipotesi referendum (gli ultimi sondaggi SWG danno il sì in vantaggio), tuttavia i tempi per ricorrere alla consultazione popolare sarebbero lunghi (non prima di ottobre e solo in caso di accordo tra i partiti, altrimenti si andrebbe alla primavera 2017), troppo considerando che, nel frattempo, andrà svolta la decisiva attività di lobbying. Già ad inizio agosto, infatti, si svolgerà a Rio la 129ma Sessione del Cio, dove sarà cruciale che le città candidate siano presenti con i presidenti dei rispettivi Comitati Olimpici, Leader di Governo e Sindaci. Malagò e Matteo Renzi ci saranno, ma difficilmente risponderà presente la Raggi, a meno di un clamoroso dietrofront.
I presupposti, dunque, lasciano intravedere un futuro nebuloso per Roma 2024: i pentastellati metteranno fine al grande sogno a cinque cerchi?
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federico.militello@oasport.it