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Volley, Grand Prix 2016 – L’Italia si rialza e batte la Turchia 3-1, ritorno al successo con un nuovo sestetto

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L’Italia torna al successo nel Grand Prix 2016 di volley femminile, sconfiggendo la Turchia per 3-1 (21-25; 25-21; 25-19; 25-17) nel penultimo match del torneo itinerante.

Ad Ankara (Turchia), dove cinque mesi fa fu messa una seria ipoteca per la conquista della qualificazione alle Olimpiadi 2016, le azzurre surclassano alla lunga le padrone di casa non in formazione tipo e ottengono così la terza vittoria nella manifestazione, interrompendo una striscia negativa di quattro ko consecutivi (i tre di Bari e quello di ieri contro il Brasile).

La qualificazione alle Final Six di Bangkok è già sfumata ma questi tre punti servivano per il morale del gruppo guidato da coach Bonitta che sta lavorando duramente per presentarsi al meglio a Rio 2016. Domani pomeriggio (ore 13.30) la chiusura contro il Belgio, poi si intensificherà la preparazione in vista dei Giochi Olimpici.

 

Bonitta ha schierato l’ennesimo sestetto differente in queste tre settimane. Ofelia Malinov in cabina di regia, Valentina Diouf opposto, Miriam Sylla e Antonella Del Core di banda, Anna Danesi e Cristina Chirichella al centro, Monica De Gennaro il libero.

L’Italia ha iniziato contratta, subendo poi un parziale di 10-3 sul finale del primo set che ci ha costretto a inseguire. Nelle altre frazioni le ragazze sono ben riuscite a controllare le avversarie, soffrendo sì in diversioni frangenti (ancora troppi black-out) ma giocando bene nelle varie fasi, impedendo così alla Turchia di fare gara pari.

Spiccano soprattutto l’intesa di Malinov con le centrali Chirichella e Danesi, la notizia migliore della giornata. La nostra palleggiatrice è riuscita a mandare in doppia cifra tutte le compagne, trovando a tratti il buon piglio di Diouf (ancora troppo discontinua), il buon lavoro difensivo e il servizio di Ortolani, la solita verve di Sylla.

Diouf chiuderà da top scorer (16, 3 aces), 14 marcature per Sylla, 12 punti per Ortolani (4 muri), 11 per Chirichella e 10 per Danesi.

 

(foto FIVB)

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