Beach Volley
Beach Volley, Olimpiadi Rio 2016. I favoriti della competizione maschile
Parlare di favoriti in un torneo come quello olimpico maschile di beach volley è operazione quantomeno azzardata. I candidati a salire sul podio olimpico a cinque cerchi sono almeno dieci e lo conferma anche l’andamento del World Tour 2016 con tante coppie che sono salite sul podio e solo tre, Dalhausser/Lucena, Ranghieri/Carambula e Samopilovs/Smedins che sono riusciti ad ottenere più di un successo in stagione.
Sulla carta le coppie che sembrano elevarsi rispetto alle altre per capacità tecniche, tattiche e qualità fisiche sono due, espressione delle due scuole leader nel mondo, gli statunitensi Lucena/Dalhausser e i brasiliani Alison/Bruno che partono appaiati in prima finale nella corsa all’oro olimpico.
Lucena/Dalhausser solo un anno fa decidevano di mettersi assieme dopo la rottura del sodalizio tra Dalhausser (da tutti ritenuto il giocatore di muro più forte del mondo) e Rosenthal, colpevole di preferire la bella vita ai sacrifici della sabbia. Da quel momento Dalhausser con Lucena (che arrivava dalla esperienza buona ma non straordinaria in coppia con Brunner, vecchia conoscenza del volley italiano) hanno ottenuto cinque successi e sei podi nel World Tour in un solo anno di gare (l’esordio a Yokohama il 22 luglio del 2016). Un cammino che pone gli statunitensi in cima alla scala dei pronostici.
A condividere lo stesso gradino i campioni del mondo in carica Alison e Bruno che però dovranno fare i conti con una pressione incredibile, dovuta al fatto di giocare, da grandi favoriti, davanti al pubblico amico il torneo più importante della loro carriera, quello dove non si può sbagliare. La coppia brasiliana ha solidità a sufficienza per vincere le paure ma non potrà concedersi distrazioni e dovrà evitare i black out che in questa stagione non le ha permesso di vincere più di un torneo, quello comunque prestigioso di Porec.
Cercando di dare un quadro completo della situazione e scrutando quella che è stata la marcia di avvicinamento al torneo olimpico c’è sicuramente un lotto di binomi di altissimo livello che può arrivare senza gridare troppo alla sorpresa all’atto conclusivo di Rio2016. Le due coppie olandesi, ad esempio, in grado di farsi trovare pronte al momento giusto e arrivate in Brasile senza troppi tornei alle spalle in questa stagione: Nummerdor/Varenhorst, vice campioni del mondo, e Brouwer/Meeuwsen, ex iridati, sono fra le coppie da battere, così come gli ex campioni europei Samoilovs/Smedins, dalla Lettonia, coppia durissima da superare per via della proverbiale tenacia dei due atleti o i campioni continentali in carica Nicolai/Lupo che nel quadriennio olimpico hanno dimostrato di aver raggiunto il livello massimo con grande continuità al netto dei problemi fisici che hanno condizionato non poco le loro ultime stagioni.
Occhio anche ai padroni di casa Evandro/Pedro, che a Gstaad hanno dimostrato che, quando la battuta micidiale di Evandro funziona, possono demolire qualsiasi avversario oppure agli statunitensi Gibb/Patterson, sempre costanti ad alti livelli ma finora difficilmente capaci di trovare il guizzo vincente.
In sede di pronostico, soprattutto in chiave podio, da non tralasciare anche le due coppie polacche, i più esperti Fijalek/Prudel e i più giovani (ma capaci a sprazzi di esprimere grande qualità di gioco) Losiak/Kantor ma soprattutto gli spagnoli Herrera/Gavira, vittoriosi quest’anno a Xiamen ma presenti spesso in zona podio.