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Beach Volley
Beach Volley, Olimpiadi Rio 2016: le favorite della competizione femminile
Da ogni lato lo si voglia guardare, il torneo olimpico di Rio 2016 ha quattro grandi favorite per la conquista dell’oro e del podio, ogni altro inserimento sarebbe una sorpresa, più o meno grande. Il Brasile ha due carte da giocare per tentare di rompere la maledizione che dura ormai da 20 anni, da quando Jacqueline e Sandra Pires vinsero il primo titolo della storia. Da allora il beach volley brasiliano, abituato a dominare, ha raccolto solo le briciole (ovviamente dal punto di osservazione brasiliano), due argenti e due bronzi ma quest’anno sulla sabbia di casa vuole tornare sul gradino più alto delò podio nel beach volley al femminile.
Gran parte delle speranze carioca sono riposte sulla coppia Larissa/Talita, che arriva a Rio forte del dominio mostrato nell’ultimo torneo delle World Series a Gstaad. In svizzera la coppia verde-oro è apparsa come una macchina perfetta ma la marcia di avvicinamento ha avuto qualche sussulto per Larissa e Talita che hanno subito qualche black out che non depone a favore della tenuta psicologica della coppia carioca che, con tutta la pressione del pubblico di casa sulle spalle, potrebbe essere un fattore determinante. Larissa, poi, deve fare i conti con il tabu a Cinque Cerchi: il flop di Pechino (dove si presentò senza la compagna, Juliana, infortunatasi due settimane prima dei Giochi) è stato solo parzialmente lenito dal bronzo di Londra e Rio, con ogni probabilità, sarà l’ultima possibilità di salire sul gradino più alto del podio a Cinque Cerchi.
Paradossalmente la coppia che arriva a Rio con meno pressione è quella che lo scorso anno ha vinto i Mondiali in Olanda, Agatha/Barbara. Le iridate, però, sono reduci una stagione fin qui piuttosto deludente. E’ vero che tutta la preparazione è stata finalizzata all’appuntamento olimpico ma i risultati finora sono stati nettamente inferiori alle attese e la fiducia, con tutte le sconfitte (alcune inattese) subite quest’anno, potrebbe scarseggiare.
Chi di ori olimpici se ne intende sicuramente è Kerri Walsh che sul gradino più alto del podio a Cinque Cerchi ci è salita già tre volte, Atene, Pechino, Londra, sempre con la stessa compagna, Misty May che però, dopo l’exploit londinese, ha lasciato l’attività. Al suo posto nientemeno che l’argento di Londra 2012, April Ross, che, assieme a Walsh, forma la coppia più forte senza ombra di dubbio del circuito mondiale. I problemi, però, sono di carattere fisico più che altro. La spalla di Kerri Walsh, usurata dalle decine di migliaia di schiacciate di una carriera infinita, ha iniziato lo scorso anno a fare le bizze e solo un’accurata gestione delle presenze in campo ha permesso alla coppia statunitense di arrivare all’appuntamento di Rio in buone condizioni fisiche. Restano la coppia da battere, per esperienza, qualità di gioco e capacità di affrontare le partite che contano con la giusta determinazione. Se il fisico reggerà il poker di Walsh (peraltro sulla sabbia di Copacabana) è tutt’altro che un sogno irrealizzabile.
La quarta delle coppie super favorite per Rio 2016 arriva dall’Europa, in particolare dalla Germania: Kyra Walkenhorst e Laura Ludwig, un mix di esperienza ed esplosività maestose contro cui è sempre difficile giocare. Hanno avuto un giugno fantastico, vincendo ad Amburgo ed Olsztyn. Il bronzo di Gstaad completa il quadro di una marcia di avvicinamento che le pone di diritto nel lotto delle favorite. Hanno qualcosa in meno, dal punto di vista tecnico, rispetto a Larissa/Talita e Walsh/Ross ma, quando intravedono la possibilità di compiere l’impresa, sono capaci di esaltarsi come nessun altra coppia al mondo. Tutti i risultati diversi dal podio sarebbero una delusione per le tedesche.
Se proprio una di queste coppie, per scherzi del sorteggio o per non essersi fatta trovare pronta al momento giusto, non dovesse raggiungere la semifinale, c’è un piccolo lotto di outsider di lusso che potrebbe inserirsi senza che si gridi troppo alla sorpresa. Ci sono le canadesi Bansley/Pavan, quattro podi lo scorso anno, due nella stagione in corso, l’ultimo dei quali a Porec nelle Major Series (secondo posto) ma ancora mai vincitrici nel World Tour. Ci sono le olandesi Meppelink/Van Iersel, reduci da una stagione non brillantissima ma quarte a Gstaad nell’ultimo vero test pre-olimpico a confermare una condizione in crescita e ci sono anche le tedesche di scorta, Borger/Buthe, coppia molto solida, spesso presente nelle fasi determinanti dei vari tornei ma difficilmente in grado di trovare il guizzo vincente che finora è arrivato una volta sola, lo scorso anno a Lucerna. Il terzo posto di Porec e tanti piazzamenti di rilievo le pongono comunque fra le grandi della specialità in avvicinamento a Rio.
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enrico.spada@oasport.it