Calcio
Calcio, Europei Francia 2016: Italia-Germania 6-7 dopo i rigori. Le pagelle degli azzurri
L’Italia è fuori da Euro 2016, battuta ai rigori dalla Germania. Le pagelle degli azzurri.
Buffon, 7: non può nulla sul gol realizzato da Ozil. Poi è provvidenziale su Gomez (deviazione di Chiellini), tenendo in vita gli azzurri. Ai rigori dà tutto, ma non basta.
Barzagli, 6.5: un baluardo insuperabile, commovente. Si fa trovare sempre pronto, non soffre Gomez fisicamente ed è attento sui continui tagli di Muller e Draxler.
Bonucci, 7: si prende una responsabilità pazzesca presentandosi sul dischetto e, glaciale, non sbaglia. In difesa ha solo un attimo di sbandamento dopo il vantaggio della Germania, poi la dirige con la consueta personalità.
Chiellini, 7: impetuoso! Un gladiatore che combatte fiero contro i teutonici. Non ha mai paura di mettere la gamba, ci mette il fisico e non fa passare nulla. Dal 120′, Zaza 3: entra per calciare il rigore e lo tira alle stelle.
Florenzi, 5.5: perde il pallone da cui nasce il gol della Germania. Per il resto si batte con ardore sulla fascia destra e mette in difficoltà Hector con le sue sgroppate. Esce stremato. Dall’86’, Darmian 4: si limita alla fase di contenimento, non mette davvero mai la testa avanti. Un soldato calato nella battaglia. Sbaglia il rigore decisivo.
Sturaro, 6: pressa a tutto campo, sfiora il gol in chiusura di primo tempo. ma sbaglia troppo in fase di appoggio. Dà il massimo possibile, senza sfigurare.
Parolo, 6.5: grande generosità in interdizione, ringhia sugli avversari e chiude ogni varco. In impostazione, tuttavia, fatica tantissimo. Non è il suo ruolo, e si vede. Però è una diga imprescindibile davanti alla difesa.
Giaccherini, 5: si fa vedere solo a tratti, senza la brillantezza delle partite precedenti. Chiuso nella morsa dei mastini tedeschi, le sue proverbiali accelerazioni non si vedono mai.
De Sciglio, 5: si perde Ozil sul gol del vantaggio della Germania. Fino a quel momento era stato tra i più positivi. Poi va in confusione, anche se nel finale si produce in qualche buona iniziativa sulla fascia sinistra.
Eder, 5: corre tantissimo, ma viene praticamente cancellato da Boateng. Non riesce mai a girarsi, soffre terribilmente la fisicità dei tedeschi. Si sacrifica, ma non riesce mai ad impensierire davvero la retroguardia avversaria. Dal 108′, Insigne, 6: dal dischetto fa il suo dovere.
Pellé, 5: fa a sportellate con Boateng e Hummels, due tra i difensori più forti del mondo, e si fa valere. Soprattutto dal secondo tempo in poi, sui palloni aerei giganteggia. Sbaglia il rigore che poteva chiudere la partita.
All. Conte, 5: il miracolo finisce qui. L’Italia non ha mostrato la baldanza e l’organizzazione tattica sfoderate nei match precedenti, messa sotto dal pressing e dalla fisicità dei tedeschi. Fallimentare la gestione dei cambi, alcuni dei quali tardivi.
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federico.militello@oasport.it