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Calcio, Europei Francia 2016: le chiavi tattiche per battere la Germania e scalare l’Everest

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Siamo alla vigilia del match, probabilmente, più atteso di questi quarti di finale degli Europei 2016 di calcio in Francia. Una finale anticipata, definita così dagli addetti ai lavori, quella tra Italia e Germania che avrà come suo palcoscenico lo Nouveau Stade de Bordeaux. Domani alle ore 21, il nostro Paese si fermerà per assistere all’ennesimo incontro che ci vede contrapposti ai tedeschi, mai vittoriosi negli 8 precedenti in partite ufficiali. Il computo di 4 vittorie (ultima delle quali ad Euro 2012) e 4 pareggi parla chiaro e la sicurezza ostentata dai media teutonici è, di contro, sinonimo di preoccupazione quando si affronta il tricolore. Una partita nella quale è la Germania ad avere i favori del pronostico, essendo la squadra campione del mondo in carica e quella con la miglior media in questo torneo: 6 goal realizzati e nessuno subito. Una macchina da guerra che, con l’ingresso di Mario Gomez da punta centrale, ha trovato la quadra. Sono, dunque, imbattibili? Come l’Italia ha sfatato il tabù “Spagna” negli ottavi, riusciranno i bianchi di Joachim Loew a fare lo stesso? Risposte che solo il rettangolo verde di Bordeaux saprà fornirci ed, al di là della cabala e dei tanti stereotipi, proviamo a scoprire in che modo gli uomini di Antonio Conte potranno scalare l’Everest. Quali saranno, dunque, le chiavi tattiche per battere l’armata teutonica?

PRESSING INTELLIGENTE SUI PORTATORI DI PALLA GERMANICI

Sarà un match giocato quasi a scacchi tra i due allenatori:il 4-2-3-1 della Germania opposto al 3-5-2 italiano. Ebbene, il piano tattico di Conte, per quello che trapela anche dal ritiro di Montpellier, sarà quello di soffocare le fonti di gioco tedesche pressando però in modo “intelligente” sapendo quando è il momento di salire ed aspettare, restando compatti dietro la linea della palla. La compagine allenata di Loew è tra quelle che palleggia meglio ma è altrettanto abile nella verticalizzazione, leggendo molto bene i tempi di gioco. Per questo motivo, la tattica dovrà essere quella di intercettare le linee di passaggio avversarie non necessariamente nell’area di rigore germanica ma mettendo in difficoltà l’accoppiata Toni Kroos-Bastian Schweinsteiger (Sami Khedira) e non consentire una comoda impostazione. E’ evidente che la nostra Nazionale oltre che fisicamente pronta, dovrà essere mentalmente lucida nel comprendere le varie fasi dell’incontro.

SFRUTTARE IL LAVORO DEGLI ESTERNI

Altro aspetto fondamentale riguarda il lavoro sugli esterni. Mattia De Sciglio ed Alessandro Florenzi, confermatissimi dopo la vittoria contro la Spagna, avranno il compito di dare diverse soluzioni di gioco a chi si troverà in possesso di palla e, nello stesso tempo, accorciare quando il pallone sarà dei rivali. In questo senso, sfruttare anche la non eccellente propensione difensiva dei terzini di Loew potrebbe rappresentare una chiave importante per creare occasioni pericolose ed andare a segno.

LA SFIDA TRA LA FISICITA’ E L’INTENSITA’ A CENTROCAMPO

Ultimo fattore è relativo all’intensità. Nell’amichevole di marzo quando l’Italia fu dominata dalla Germania (4-1 a Monaco) quello che venne a mancare soprattutto fu l’intensità a centrocampo. Riccardo Montolivo e Thiago Motta, schierati come coppia centrale nel centrocampo a 4 di un 3-4-3, non riuscirono a garantire sufficiente copertura, lasciando praterie ai trequartisti tedeschi. Per questo, con Daniele De Rossi in forse, chi si troverà a sostituire eventualmente il romanista in cabina di regia (Marco Parolo probabilmente) non dovrà essere bravo solo a dettare i tempi dell’azione ma anche ad essere da schermo, coadiuvato dal lavoro delle mezzali Emanuele Giaccherini e, verosimilmente, Stefano Sturaro. A favore degli uomini di Loew c’è una maggiore fisicità e questo complica il compito degli azzurri ma, anche in questo caso, la tattica potrebbe essere un “salvagente” importante.

 

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Immagine: profilo twitter Uefa Euro 2016

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