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Canottaggio, Olimpiadi Rio 2016: le stelle della manifestazione

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Campioni affermati, veterani che non vogliono abdicare a caccia di record, giovani che cercano la consacrazione a cinque cerchi. Una vera e propria passerella di campioni e di fuoriclasse la rassegna olimpica che si disputerà sul Lagoa Rodrigo de Freitas dal 6 al 13 agosto.

UOMINI

Jeremie Azou doppio pesi leggeri 

Sino a un anno e mezzo fa si era meritato l’appellativo di perdente di successo. Un atleta forte che per un motivo o per l’altro non era riuscito a vincere né ai Mondiali né alle Olimpiadi. In coppia con Stany Delayre si aggiudica gli Europei 2013, ma a causa del forfait del collega è costretto a ripiegare nel singolo dove chiude al secondo posto. Stesso copione nel 2014 che vede i francesi dominare la rassegnare continentale ed essere beffati ai Mondiali di Amsterdam per appena nove centesimi dal Sudafrica. L’incantesimo si spezza nel 2015, la coppia transalpina si impone ad Aiguebelette ma la vittoria non basta per confermare Delayre sulla barca (convocato come riserva). A Rio sarà Pierre Houin, canottiere classe 1994 dimostratosi subito all’altezza della situazione nelle prove di Coppa del mondo, ad accompagnare Azou verso il sogno a cinque cerchi.

Mahé Drysdale singolo 

Senza dubbio il singolista più forte del XXI secolo con un bronzo e un oro olimpico e cinque titoli mondiali. IL 37enne neozelandese dal 2005 ha mancato il podio in appena 3 occasioni in 32 regate disputate. Rio sembra destinata a essere l’ultima gara per questo totem oceanico che negli ultimi due Mondiali è stato tuttavia preceduto dal ceco Ondřej Synek. A Rio la resa dei conti?

Martin Sinkovic e Valent Sinkovic doppio 

I fratelli Sinkovic sono, semplicemente, il miglior M2X degli ultimi anni. Terminata l’avventura nel quattro di coppia con Damir Martin e David Nain, la storia di questi due croati cambiò nel 2014 quando scesero per la prima volta sotto i sei minuti. Da allora si sono portati a casa due titoli iridati e svariati successi in Coppa del mondo. A dare qualche possibilità in più agli avversari, l’infortunio alla schiena che ha condizionato Valent nelle ultime settimane.

Marcel Hacker doppio

Bronzo a Sydney 2000 nel singolo, a 40 anni l’inossidabile tedesco cerca a Rio la seconda medaglia a cinque cerchi. La concorrenza, a partire dai fratelli Sinkovic, è elevata ma il teutonico in coppia con Stephan Krüger ha dimostrato con l’argento europeo vinto a Brandeburgo di poter essere nella partita.

Olaf Tufte doppio

A proposito di veterani, anche la leggenda norvegese Olaf Tufte, due volte d’oro nel singolo ad Atene 2004 e Pechino 2008, vuole rimpinguare il suo medagliere a Rio. Gareggerà anche lui nel doppio insieme a Nils Jakob Hoff. Un binomio inedito deciso dallo staff tecnico scandinavo negli ultimi mesi. Vedremo se la scelta verrà ripagata.

Eric Murray e Hamish Bond due senza

Vincere per diventare il più grande due senza della storia. Come termine di paragone dobbiamo scomodare Sir Matthew Pinsent e Sir Steve Redgrave, i britannici che vinsero a Barcellona 1992 e Atlanta 1996 e ben quattro titoli mondiali consecutivi dal 1991 al 1995. Per i neozelandesi bissare l’oro di Londra 2012 significherebbe dunque eguagliare i britannici, già superati invece a livello iridato con sei trionfi dal 2009 al 2015.

Alex Gregory quattro senza

Il 32enne britannico è chiamato a una nuova impresa dopo l’alloro di Londra 2012. Alternatosi in questi anni tra otto e quattro senza, Gregory è stato scelto per contrastare il qaurtetto italiano iridato lo scorso anno ad Aiguebelette. I risultati esaltanti del 2016 hanno dato ragione ai coach britannici. A Rio i sudditi di Sua Maestà sono i favoriti.

Pete Reed e Andrew Triggs Hodge otto

Campioni olimpici nel quattro senza sia Pechino 2008 che a Londra 2012, i britannici cercano il tris nell’ammiraglia. Il primo è ormai un habitué della specialità con tre titoli mondiali consecutivi vinti, il secondo invece dopo l’iride di Chungju 2013 era tornato al quattro di coppia per poi riprendersi nell’ultimo anno la barca regina.

DONNE

Ekaterina Karsten singolo

44 anni e non sentirli. La bielorussa sul podio a Barcellona 1992, Atlanta 1996, Sydney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008, sarà nella partita anche a Rio. Lo staff bielorusso ha provato a schierarla nel doppio ma la veterana che ha iniziato a competere per l’Unione Sovietica ha dato il meglio di sé nel singolo. Una leggenda vivente che proverà a migliorare il quinto posto ottenuto a Londra 2012.

Kim Brennan singolo

L’australiana a 30 anni ha la maturità necessaria per vincere l’oro. Iridata nel 2013 e nel 2015, dai Giochi olimpici londinesi Brennan è stata battuta soltanto dalla neozelandese Emma Twigg, tornata alle competizioni dopo la pausa studio ma battuta nettamente nell’antipasto olimpico di Poznan.

Helen Glover e Heather Stanning due senza

Quando a Elen Glover chiedevano cosa volesse fare da grande lei rispondeva: “Voglio diventare campionessa olimpica”. Il sogno si è realizzato quattro anni fa davanti al pubblico di casa, un boato che difficilmente dimenticherà. Quattro anni dopo, insieme alla compagna di mille battaglie Heather Stanning, la possibilità di confermarsi sul trono olimpico.

Eleanor Logan otto

L’unica statunitense dell’otto già d’oro sia a Pechino 2008 che a Londra 2012. Di Boothbay Harbor, dopo Londra ha provato a cimentarsi nel singolo (quinta ai Mondiali 2013) e nel due senza (bronzo nel due senza ai Mondiali 2015. A Rio tornerà al primo grande amore per traghettare gli Stati Uniti al terzo successo consecutivo,  impresa riuscita alla Romania da Atlanta 1996 ad Atene 2004.

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francesco.drago@oasport.it

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