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Ciclismo, Rio 2016: Aru e Nibali i capitani, Rosa la sorpresa. Come sarà la nazionale per le Olimpiadi?

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Il commissario tecnico della nazionale maschile di ciclismo ha ufficializzato nel pomeriggio la lista dei cinque corridori convocati per la prova in linea delle Olimpiadi di Rio 2016. Fabio Aru, Damiano Caruso, Alessandro De Marchi, Diego Rosa e Vincenzo Nibali: questi gli uomini che sabato 6 agosto andranno a caccia di una medaglia importante che manca all’Italia dall’oro di Paolo Bettini di Atene 2004.

Un percorso che sembra essere ideale per le caratteristiche dei corridori italiani. Partenza ed arrivo previsti a Copacabana, con due circuiti davvero durissimi, con salite dalle pendenze aspre e strade comunque tutt’altro che semplici (previsti anche passaggi sul pavé e discese ripide). Un nome su tutti: Vincenzo Nibali. Il vincitore del Giro d’Italia ha sempre dimostrato di amare altimetrie simili: non a caso si è imposto lo scorso ottobre nel Giro di Lombardia, la classica monumento più dura. Arrivasse, come previsto, con la condizione perfetta il giorno della prova in linea partirebbe addirittura con i favori del pronostico, assieme ad un altro uomo da classiche come Alejandro Valverde.

Anche Fabio Aru però potrebbe vestire i gradi di capitano, magari un gradino sotto rispetto al compagno di squadra. Il sardo, vincitore della Vuelta 2015, fino ad ora non si è mai espresso a grandi livelli nelle corse di un giorno, ma sembra avere le caratteristiche ideali per percorsi del genere: scatto secco, buone qualità in discesa e, soprattutto, un eccellente spunto veloce. Anche per lui c’è il dubbio della condizione: sta correndo il Tour de France per ambire ad un podio finale, dunque c’è la possibilità di una forma non eccellente per l’appuntamento a Cinque Cerchi.

La mossa a sorpresa potrebbe essere quella di Diego Rosa. Il corridore piemontese sembra essere definitivamente esploso nell’ultima annata, mostrando soprattutto doti per le corse di un giorno. I piazzamenti nella top-10 tra Lombardia e Liegi sono di grande validità, nonostante sia spesso e volentieri al servizio dei propri compagni. Potrebbe essere lanciato da lontano, ma ne ha anche per restare in corsa fino all’ultimo giro. Queste gare sono state sempre molto tattiche e potrebbero non seguire lo schema previsto alla vigilia: il colpo potrebbe piazzarlo il corridore dell’Astana.

Difficile invece vedere protagonisti sul finale i due corridori della BMC De Marchi e Caruso. La coppia dovrebbe aiutare i compagni di squadra a stare davanti nelle prime fasi di gara, o, magari, andare in fuga da lontano per far lavorare le compagini rivali.

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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Valerio Origo

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