Ciclismo
Ciclismo su pista, Europei juniores/U23: l’Italia inizia un tris di medaglie d’oro
Avvio folgorante per l’Italia ai Campionati europei juniores e Under23 di ciclismo su pista a Montichiari (BS). Gli azzurri hanno monopolizzato la prima giornata, portandosi a casa ben 3 medaglie d’oro.
Filippo Ganna, già campione del mondo a livello Elite qualche mese fa, ha dominato l’inseguimento individuale Under23, realizzando il record italiano in 4’14″165. Si tratta del quinto miglior tempo di sempre: il record del mondo dell’australiano Jack Bobridge (4’10″534) non è poi così lontano, anche tenendo conto della giovanissima età del quasi 20enne piemontese. Ganna ha sconfitto nettamente in finale il portoghese Ivo Oliveira, mentre sul terzo gradino del podio è salito il francese Thomas Denis.
Vittoria e record del mondo juniores per l’inseguimento femminile a squadre. Elisa Balsamo, Martina Stefani, Letizia Paternoster e Chiara Consonni hanno stampato un incredibile 4’29″234 (crono da prime 8 posizioni a livello Elite), piegando la resistenza dell’Olanda, che non ha neppure portato a termine la finale. Terza la Gran Bretagna.
Letizia Paternoster, grande prospetto per l’omnium, si è poi anche aggiudicata il titolo dello scratch, precedendo la portoghese Maria Martins e la polacca Wiktoria Pikulik.
Ottime notizie arrivano anche dal settore dello sprint puro, dove Martina Fidanza e Gloria Manzoni hanno conquistato l’argento nella velocità a squadre, precedute solo dall’Olanda.
La sensazione, dunque, è che il ciclismo su pista italiano sia in piena fase di crescita e fibrillazione. In attesa di Rio 2016, dove Elia Viviani inseguirà un podio nell’omnium, il prossimo quadriennio potrà davvero rivelarsi decisivo per il definitivo rilancio di un settore ai margini da due decenni.
ale sandro
17 Luglio 2016 at 10:03
Si entra in dimensioni importanti per l’inseguimento azzurro, e la cosa più bella è che sono i giovanissimi a ottenere risultati di così alto livello.
Sia Ganna, sul quale non si pongono limiti per la sua classe, che i compagni del quartetto , e le ragazze con Balsamo e Paternoster possono davvero far fare il salto di qualità definitivo a entrambi i quartetti ma non solo, e mi riferisco all’omnium femminile in particolare.
Fiducioso di vedere recuperata anche la coppia Vece-Bissolati nella velocità a squadre femminile (e relative prove veloci), il materiale umano è notevole, spero si riesca a tirare su un progetto importante finalmente. L’occasione sarebbe troppo ghiotta per vederla sprecata nei prossimi due quadrienni.