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Formula 1
F1, GP Gran Bretagna 2016, le pagelle: monologo Hamilton, aureola per Verstappen. Buio pesto Vettel
Secondo successo consecutivo (quarto stagionale) per Lewis Hamilton in un GP ricco di colpi di scena: il britannico della Mercedes ora tallona Nico Rosberg nella generale. Lo sfortunato tedesco (cambio birichino) ha dato vita ad una bellissima battaglia con un Max Verstappen sempre più “animale da gara”, protagonista di una corsa perennemente all’attacco. Alle loro spalle, Daniel Ricciardo, Kimi Raikkonen e le due Force India di Perez e Hulkenberg. Ferrari anonima: Kimi non ha mai attaccato sino al giro numero 48 quando ha superato il messicano della scuderia indiana e conquistato il quinto posto. Lontanissimo dalla bagarre-podio, Sebastian Vettel (nono a 1’21” dal vincitore): il tedesco della Rossa è stato anche scavalcato dal compagno di squadra nella generale dove ora accusa un distacco abissale da Hamilton. Ben 69 punti! Eccovi le nostre pagelle.
Hamilton: 9. Parte davanti a tutti…e non lo vede più nessuno. Le stesse telecamere ufficiali lo “snobbano” per lunghi tratti, salvo beccarlo nel momento della classica sbavatura in curva 1. L’aria (capricciosa) di casa gli fa oltremodo bene: leadership iridata ora ad un tiro di schioppo. Nella terra che fu anche di William Shakespeare, si esibisce in un eccelso monologo anglofono.
Verstappen: 9. Nel primo terzo di gara, sembra alle prese con un imbizzarrito cavallo da rodeo, anziché con Toro… Il clamoroso, stupendo sorpasso ai danni di Rosberg gli vale l’aureola: San Massimino è autentica manna dal cielo per questa F1 ormai totalmente colorata d’Argento.
Rosberg: 7,5. Stavolta gira, suo malgrado, a distanza di sicurezza rispetto al compagno di squadra. Uccellato da Verstappen, gli restituisce il sorpasso a tempo debito. Secondo posto in pista, stretto soprattutto perché alle spalle del nemico privato numero uno. Sfortunato con il cambio, che gli fa perdere una preziosa posizione molto dopo la bandiera a scacchi.
Kvyat: 6,5. Bentornato Daniil! Dopo tre ritiri e un dodicesimo posto, rivede la top ten, a termine di una corsa finalmente convincente. Che sia il risveglio definitivo dell’incubo-retrocessione in Toro Rosso?
Force India: 6,5. Un sesto (Perez) e un settimo (Hulkenberg) posto. Tornata solida.
Raikkonen: 5,5. Di stima, per un uomo-squadra. Fresco di rinnovo, il suo ruolo quest’anno sembra quello del “limitatore di danni” della Ferrari. Conservativo, prudente, costante, quinto: potrebbe valere un bel voto per una Toro Rosso, una Force India o una Williams. Ma Kimi rappresenta e rappresenterà ancora il Cavallino, seppure non più rampante…
Ricciardo: 5,5. E’ finito dietro l’irriverente team mate anche in qualifica. E’ atteso da una seconda metà di stagione delicata: dovrà dimostrare di poter andare più forte di Max, perché è ancora lui il “capitano” dei bibitari.
Wehrlein: 5. Dopo il garone di Spielberg, subito out a Silverstone. Tradito dall’aquaplaning.
Alonso: 5. La pioggia fa diventare molto probabile la sua “uscita” in gara, così come le lumache (lungi dal voler essere retoricamente sarcastici…). Prova in ogni modo ad essere tra i protagonisti, non riesce a confermare la nona piazza conquistata in qualifica e finisce pure dietro Button. L’uscita per cui verrà ricordato in questo GP rimarrà, quindi, quella alla solita curva 1…
Williams: 5-. Nonostante sei ritiri altrui, due monoposto su due fuori dalla top-10. Fine settimana mediocre, come tutta l’annata del resto.
Vettel: 4,5. Gran Premio “no” inserito nel più ampio contesto del Mondiale fin qui peggiore (o quasi) della sua carriera da top driver. Buio pesto.
Nasr: 4,5. Ah, come sono lontani i tempi di Kubica e Heidfeld in Sauber…
Haryanto: 4. L’anello debole della debolissima Manor. Non lo diciamo noi, ma i risultati stagionali. Verificare per credere…
Haas: 4. Un ritiro (Grosjean) e il penultimo posto (Gutierrez) tra i classificati. Male male.
Ericsson: N.C. Fine settimana dal bollino nero. Meglio dimenticare in fretta…
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giuseppe.urbano@oasport.it
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