Formula 1
F1, GP Ungheria 2016 – qualifiche: dopo quattro bandiere rosse, Rosberg in pole ‘col giallo’. 2° Hamilton, 5° Vettel
Nubifragio storico sull’Hungaroring: per la prima volta in trentuno edizioni del GP d’Ungheria di F1, qualifiche bagnate. Un inatteso acquazzone (ce lo si aspettava solo nel tardo pomeriggio/serata) ha spinto il solito, “conservativo” Charlie Whiting a far scattare con venti minuti di ritardo la lotta per la pole position, rispetto alla canonica partenza alle ore 14. Safety Car e mezzi dell’Organizzazione in pista per preparare al meglio il lavoro di team e piloti. Prove libere di stamane – sotto il solleone! – vanificate del tutto…
La cronaca delle qualifiche. Q1 (18′). Dopo cinque minuti, bandiera rossa e rientro ai box per tutte le monoposto. L’intensità della pioggia pareva essere diminuita, in realtà, s’era trattato solo di una parentesi benevola. I risultati conseguiti prima dell’interruzione: Perez-Hulkenberg in prima fila, Alonso-Nasr in seconda, 5° Ricciardo, 7° Verstappen; Rosberg e Hamilton rispettivamente 20° e 21°, Vettel 9°, Raikkonen 18°.
Dopo un quarto d’ora d’attesa, piloti di nuovo in pista. A nove minuti dal termine di questa complicata Q1, però, la Sauber dello svedese Ericsson finisce negli pneumatici di sicurezza e arriva la seconda bandiera rossa del pomeriggio. Dopo qualche minuto si riprende, anzi no, o meglio, per poco… Massa malamente contro il guardrail e terza red flag! Il calvario del primo segmento di qualifica ufficiale (archiviato definitivamente alle 15:10…) si conclude con il botto dell’indonesiano della Manor, Haryanto; interruzione definitiva. Questi i risultati finali: esclusi Palmer, Massa, Magnussen, Ericsson, Wehrlein, Haryanto; Rosberg-Hamilton i migliori, 4° Vettel, 8° Raikkonen. Prima dei 15′ previsti per la Q2, grande corsa anche per raggiungere la toilette, per tanti piloti; dopo la tanta acqua bevuta prima dell’inizio delle qualifiche e gli inconsueti 70 minuti trascorsi nell’abitacolo per la sola Q1…
Ora splende il sole sul tracciato ungherese, un po’ di sano caos legato agli pneumatici e così la seconda frazione “taglia” Grosjean, Kvyat, Perez, Raikkonen (timing fallimentare per il finlandese della Rossa, domani partirà 14°!), Gutierrez e Nasr. Hamilton si salva per il rotto della cuffia (10°), miglior tempo per Max Verstappen davanti a Rosberg. Sesto Vettel.
I dodici minuti della Q3, infine, incoronano poleman di Budapest Nico Rosberg. Con il “giallo”. Dell’incertezza e della bandiera sventolata a pochi secondi dal termine di queste qualifiche incredibili durate quasi due ore… Hamilton aveva infatti la pole in tasca nel momento in cui Alonso è andato in testacoda facendo scattare la bandiera gialla dei commissari di pista. Ma il team mate del britannico è l’unico a non alzare il piede dall’acceleratore e strappa furbescamente in extremis la prima casella in griglia a Lewis. Seconda pole position assoluta in Ungheria per Nico, quarta stagionale. Quinto Sebastian Vettel, dietro il tandem Red Bull Ricciardo-Verstappen.
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giuseppe.urbano@oasport.it
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